Nissan Leaf 2013, primo contatto

L'elettrica nipponica è ora più efficiente e meno costosa

Nissan Leaf - Molte cose sono ancora da migliorare lungo la strada della diffusione della mobilità elettrica. La nuova versione della Nissan Leaf, però, sembrerebbe proprio instradata verso la giusta direzione. L'elettrica della casa è ora sensibilmente più efficiente ed autonoma, a fronte di un prezzo che tende ad abbassarsi sempre più

Nissan è senza alcun dubbio una delle case che maggiormente ha creduto nello sviluppo del mercato dell’auto elettrica. Lo testimonia la sua Leaf, una vettura che, nonostante la sua tecnologia di propulsione estremamente moderna e futuristica, possiede già una storia alle sue spalle, sin dal suo lancio nel 2010. Come ogni vettura che si rispetti, però, anche per la piccola e compatta Leaf è arrivato il momento di concedersi un bel restyling, presentato allo scorso Salone di Ginevra come Model Year 2013. Questa seconda generazione della Leaf rappresenta un ulteriore passo avanti sulla strada della mobilità sostenibile, sia da un punto di vista economica che ambientale. A farci venir voglia di verificare quanto questa vettura possa far risparmiare è bastata, oltre al suo buon nome, una veloce occhiata al cartello dei prezzi di un qualunque distributore di benzina italiano. È possibile eliminare i costi del carburante e, al tempo stesso, avere a disposizione una vettura performante il giusto e pratica da utilizzare? Per capirlo ci siamo recati a Oslo, vera e propria isola felice della mobilità elettrica europea, e ci siamo messi al volante della nuova Leaf 2013.

Parliamo prima di tutto degli aspetti tecnici. Nissan ha ufficialmente affermato di aver portato più di 100 modifiche alla struttura rispetto al modello precedente, delle quali le più importanti sono senza alcun dubbio la leggerezza (si parla di almeno 32 kg in meno), un motore più performante ed efficiente, e delle dimensioni sensibilmente ripensate, il che ha portato ad un aumento di spazio di 52 mm per i passeggeri posteriori e, soprattutto, un bagagliaio decisamente più capiente rispetto al passato. In questo caso si parla di un aumento di 40 litri, arrivando così ad un massimo di 370 litri. Questo è stato possibile grazie allo spostamento dell’unità di ricarica dal retro alla zona frontale, insieme al motore stesso. Anche la batteria è stata migliorata e resa più efficiente, aumentando l’autonomia fino a 199 km contro i 175 della versione precedente. Il motore presenta delle caratteristiche decisamente interessanti: la potenza arriva a 80 kW, ovvero circa 107 CV su un motore a combustione normale. La coppia, invece, arriva a 254 Nm. Questo consente alla Leaf di passare da 0 a 100 in 11,5 secondi, mentre la velocità di punta è di 144 km/h.

Non certo numeri da sportiva (che questa vettura non vuole ovviamente essere), ma nonostante questo la Leaf ci ha saputo regalare qualche bella accelerata proprio come si deve. Non correte certo il rischio di rimanere sempre nella corsia destra dell’autostrada, questo ve lo possiamo assicurare. Andiamo, però, con ordine e iniziamo con le nostre prime sensazioni una volta seduti al volante di questa nuova generazione. Gli interni sono stati risistemati secondo il motto “Costruita in Europa per gli Europei”. Rispetto al primo modello, infatti, è stato introdotto il nero come colore dominante dell’abitacolo, decisamente più vicino ai gusti del Vecchio Continente (il grigio rimane comunque tra gli optional). Cruscotto e comandi sono in plastica, forse non morbida al tocco, ma comunque in grado di restituire un’apprezzabile sensazione di solidità generale (sull’allestimento Tekna top di gamma è comunque possibile averli in pelle). I sedili sono molto comodi e morbidi e l’aumento di spazio sulla fila posteriore si sente e anche molto. Il volante presenta dei comandi ben posizionati che, una volta memorizzati, sono facilmente raggiungibili e di facile comprensione. Ottimo e chiaro il sistema di navigazione Nissan Connect 2, arricchito naturalmente dalle segnalazioni delle colonnine di ricarica lungo il percorso (un vero sogno osservare quante è stato possibile trovarne nella capitale norvegese) e dal sistema di nuova generazione Carwings, che consente attraverso il proprio smartphone di operare a distanza sulla vettura, accendendo ad esempio il climatizzatore (anche questo modificato per garantire un’efficienza migliorata del 70% e quindi un’autonomia maggiore anche in condizioni climatiche avverse) oppure controllando lo stato della batteria. Molto comoda la telecamera per la retromarcia arricchita dal sistema di controllo a 360° Around View.

Come dicevamo, la Leaf nasconde sotto al suo cofano un motore capace di regalare qualche bella emozione. L’accelerazione è decisa e la guida è assolutamente piacevole. L’intento della casa giapponese, infatti, è stato quello di adattare la Leaf ai gusti del pubblico europeo, basato su strade a percorrenza più veloce e decisamente più impegnative da gestire. La missione, in questa breve prova, può dirsi assolutamente riuscita. Questa piccola elettrica è un’auto divertente da guidare e, data la sua natura, si muove come se avesse un cambio automatico integrato. La risposta sulle curve e nei passaggi più stretti è stata assolutamente soddisfacente, con una stabilità molto buona anche alle alte velocità e durante i sorpassi. Le cinque stelle EuroNCAP, tra l’altro, garantiscono anche per la solidità e la sicurezza della vettura. Dimenticatevi completamente quei vecchi “scatolotti” ai quali associavamo le vecchie auto elettriche: la Nissan Leaf è una vera e propria city car con tutte le carte in regola. La sua autonomia, comunque limitata (si può aumentare grazie alla modalità di guida ECO e al nuovo sistema di recupero dell’energia frenante con velocità minima 3 km/h, a patto di rinunciare a qualcosa in termini di “verve”), non le consente ancora di poter rappresentare l’unica scelta di una famiglia, ma in città diventa davvero una benedizione, grazie agli incentivi e ad alcuni vantaggi come il parcheggio gratuito, l’accesso alle ZTL e in Norvegia addirittura la possibilità di utilizzare le corsie preferenziali per gli autobus.

Qual è, però, uno dei maggiori problemi attuali delle auto elettriche? Il costo. La Nissan Leaf, comunque, si sta muovendo anche in questo senso, cercando di rendersi sempre più conveniente. Il modello entry level con allestimento Visia (sono disponibili anche Acenta e il top di gamma Tekna) parte da 30.690 €, ma è possibile abbassare il prezzo. Grazie al servizio di noleggio della batteria (da 79 € al mese), si può partire da 24.790 €, ai quali bisogna però sottrarre i costi di gestione. Secondo i calcoli della casa, infatti, una Nissan Leaf per ricariche e costi di manutenzione spende ogni anno circa 545 €, contro i 1.837 di una family car diesel e i 2.111 € di una benzina. Insomma, se i tempi delle auto elettriche diventeranno maturi nel prossimo futuro, molto del merito andrà sicuramente a vetture come la Leaf.

Nissan ha garantito che entro la fine dell’anno tutti i concessionari del marchio saranno abilitati alla vendita di questa piccola elettrica (Italia compresa), mentre per marzo 2014 si prevede sul territorio europeo un raddoppio delle colonnine di ricarica (da 20.000 a 40.000). Nel prossimo futuro la casa prevede di installare fino a 6 colonnine di ricarica rapida e delle 800 normali presenti in Italia, almeno 304 saranno disponibili presso i concessionari del marchio. Questo ci porta all’ultimo punto della nostra anteprima: i tempi di ricarica. Premessa: con un’auto elettrica non dovete pensare di potervi fermare un giorno al distributore, rifornire e ripartire. Le abitudini devono cambiare. Si parcheggia fuori dall’ufficio o durante la notte davanti casa (colonnine permettendo e questo è forse uno dei maggiori problemi in Italia) e con una potenza di 10 amp si può arrivare al 100% in circa 12 ore. Aumentando la potenza si diminuisce nettamente il tempo, passando a 8 ore (16 amp), 4 ore (32 amp) e infine solo 30 minuti per l’80% di ricarica con le colonnine CHAdeMO rapide.

In conclusione, la nuova Nissan Leaf ha compiuto un ulteriore passo in avanti verso la diffusione delle vetture elettriche. Forse non tutti i paesi europei possono essere virtuosi quanto la Norvegia in questo senso, ma se la strada continuerà in questa direzione, allora possiamo essere ottimisti e sperare che la mobilità del futuro sarà senza dubbio elettrica. Già adesso in città popolose come Milano una Nissan Leaf può essere acquistata con sicurezza, certi del suo impatto netto sulla nostra quotidianità e sull’ambiente circostante. La strada, però, rimane ancora lunga.

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