Gruppo Chrysler sempre più in alto, nel 2013 crescita del 9% negli USA
Successo Jeep Cherokee, a dicembre Fiat OK grazie alla 500L

Spendiamo ancora un po’ di tempo parlando del mercato, perché mai come in questi giorni i dati di vendita sono divenuti fondamentali per la storia automobilistica italiana. In maniera indiretta in questo caso, ma dopo l’accordo degli scorsi giorni decisamente importante per Fiat e la filiera. Il Gruppo Chrysler, infatti, è riuscito a festeggiare il raggiunto accordo con uno dei migliori risultati degli ultimi anni sul mercato degli Stati Uniti. L’ex marchio del Gruppo GM ha raggiunto una crescita annuale del 9%, un traguardo che ha consentito alla casa di tornare finalmente sui livelli pre-crisi del 2007.
La maggior parte dell’aiuto è stato dato da case particolarmente significative per il pubblico statunitense (e che qui in Italia possono vantare una presenza molto limitata, se non nulla). Parliamo ad esempio di RAM, che con le sue 367.843 unità vendute fa un balzo in avanti del 22%. Anche la Dodge se la casa bene, aumentando il suo numero di immatricolazioni del 14% con un totale numerico di 596.343. Parlando di marchi presenti anche nel nostro Paese, Jeep è aumentata del 3%, un risultato che in grandissima parte si deve al lancio della nuova Cherokee, accolta a dir poco con entusiasmo dalla clientela americana (sarebbero stati già venduti oltre 150.000 esemplari).
Gli unici due marchi che accusano una leggerissima flessione, che però non ha intaccato più di tanto gli ottimi risultati ottenuti in passato, sono stati la stessa Chrysler e Fiat, che lasciano sul campo rispettivamente il 2% e l’1% delle immatricolazioni. A livello mensile per il solo dicembre la situazione è più o meno la medesima, con Dodge che guadagna e Chrysler che arranca leggermente. Nell’ultimo mese dell’anno, in compenso, Fiat negli USA ha guadagnato l’1%, aiutata in grandissima parte dagli ottimi risultati della 500L.