BMW i, l’espansione della gamma elettrica dipenderà dalla domanda
Molti interrogativi per il sub-brand eco-friendly

Il gruppo BMW non aggiungerà un nuovo modello all’interno del suo sub-brand elettrico “i” finché il marchio bavarese non avrà riscontri positivi da parte della clientela potenziale. Queste sono le parole di Harald Krueger, capo della produzione di BMW.
Il costruttore ha scommesso una cifra di due miliardi di euro su questa nuova gamma di veicoli “verdi” e sostiene che la berlina compatta i3, il primo modello ad aver dato via alle vendite della famiglia “i”, ha oltrepassato le aspettative con oltre 11.000 ordini sin dal momento in cui ha effettuato la sua entrata nelle concessionarie tedesche a novembre 2013. BMW ha comunicato che questo successo è sinonimo di attesa: in effetti i clienti devono aspettare fino a sei mesi per avere il loro nuovo veicolo.
BMW ha brevettato nuovi appellativi che vanno fino a i9, facendo intendere l’ambizione del brand tedesco per la sua nuova gamma, ma Krueger ha dichiarato che non ci sono intenti nell’aggiungere nuovi modelli da affiancare alla i3 e alla i8, sportiva ibrida ricaricabile che sarà disponibile nel listino a partire dalla prossima primavera. “Dobbiamo vedere come sarà la domanda per queste auto”, ha affermato Krueger.
E’ stato chiesto poi al capo bavarese se avesse intenzione di introdurre la i3 in Cina, il mercato dell’auto più importante in tutto il mondo, ma Krueger ha replicato dicendo che la produzione cinese non è presa in considerazione. Tuttavia, i3 a parte, BMW ha una sua azienda nella città cinese di Shenyang, dove vengono assemblate le BMW Serie 3 e Serie 5 berline insieme al partner di joint-venture Brilliance China Automotive.