Caro Benzina, il Governo stoppa l’aumento delle accise per l’inizio del 2015
Ma è probabile che si tratti solo di un rinvio di qualche mese

Secondo fonti del ministero dell’Economia gli aumenti delle accise sui carburanti previsti dal decreto legge sull’Imu del 2011 non scatteranno da domani 1° gennaio. La causa del dietrofront del Governo sull’aumento delle accise è in una clausola inserita nell’articolo 10 del decreto Milleproroghe. Per il momento dunque non ci dovrebbe essere l’immediato incremento di due-tre centesimi che serviva a garantire quel gettito necessario al mantenimento del deficit pubblico entro le previsioni del ministero dell’Economia.
La collocazione delle norma all’interno del decreto Milleproroghe, in attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, alimenta qualche dubbio, facendo presagire che più di un abolizione dell’aumento delle imposte sul carburante si possa trattare di uno spostamento di qualche mese.
In ogni caso, gli automobilisti italiani continueranno a far fronte ad un significativo carico fiscale su benzina e gasolio che è aumentato di dieci volte negli ultimi 5 anni. A tal proposito l’Unione Petrolifera sottolinea come l’85% degli aumenti dei carburanti che si sono registrati dal 2010 ad oggi sono stati di natura fiscale. Accise che fanno salire il prezzo dei carburanti al distributore dove l’automobilista italiano nell’ultimo anno ha pagato mediamente 25,7 centesimi di euro al litro in più rispetto al resto d’Europa, differenza composta nella quasi totalità dalla maggiorazione delle imposte.
come e’ umano lei (stronzo di un renzi finocchio