Addio pieno in Svizzera: rifornirsi di carburante nel Paese elvetico non conviene più
Decisiva l'abolizione del cambio minimo 1,20 franco svizzero/euro

Fino a poco più di un anno fa erano tanti gli stranieri che valicano il confine svizzero per fare il pieno di carburante ai propri veicoli. Italiani, tedeschi, francesi e austriaci vicini ai confini con il Paese elvetico erano soliti rifornirsi in Svizzera sfruttando la maggior convenienza dei prezzi, in particolare della benzina.
Oggi le cose però sembrano essere drasticamente cambiate e sono sempre di meno coloro che scelgono di fare il pieno in Svizzera, svizzeri compresi che spendono meno varcando il confine e rifornendosi nelle stazione di servizio all’estero, con ad esempio il diesel che costa meno nelle vicine Francia e Austria.
Il fattore decisivo che ha inciso sulla “fuga” dalle stazioni di servizio elvetiche risale a poco più di un anno fa, quando venne abolito il cambio minino di 1,20 franchi con l’euro. A conferma del crollo del “turismo del carburante” in Svizzera, oltre alle numerose stazioni di servizio che hanno chiuso negli ultimi mesi, c’è un dato: nel 2008 gli stranieri hanno acquistato in Svizzera quasi mezzo miliardo di litri di benzina, mentre nel 2015 soltanto pochi milioni di litri.