Porsche Mission E: un unico modello con più versioni e diverse potenze
Il debutto dovrebbe avvenire entro il 2020

Porsche Mission E – L’elettrificazione dei modelli del costruttore di Zuffenhausen passa attraverso il prototipo Mission E che venne presentato al Salone di Francoforte del 2015 con l’intento di indicare proprio la futura linea tecnologica che sarebbe stata seguita da Porsche per creare entro il 2020 una vettura 100% elettrica. Il prototipo, caratterizzato da linee audaci e filanti nel pieno rispetto del family feeling Porsche ha aperto per l’appunto la strada all’elettrificazione dei modelli della “Cavallina” di Stoccarda.
La Mission E difatti era caratterizzata dalla presenza di due motori elettrici in grado di erogare circa 600 cv e di un pacco batterie agli ioni di litio distribuito lungo il pianale della vettura ed immerso nel sottoscocca per permettere una distribuzione ottimale dei pesi. Sul fronte prestazioni, il modello così configurato prevedeva un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi, una velocità massima di 250 km/h ed un’autonomia di più di 500 km.
Stando alle ultime indiscrezioni, però, la futura Mission E di Porsche non sarà configurata solamente in un’unica versione: infatti, al riguardo, Oliver Blume, Chief Executive di Porsche, ha preannunciato che: “La Mission E standard si posizionerà in un segmento al di sotto della Panamera ed offrirà un range di 500 km di autonomia ed un tempo di ricarica veloce di 15 minuti. Pensiamo, altresì, che ci saranno differenti opzioni di modello. Ce ne sarà sicuramente più di uno e con differenti livelli di potenza.”
In pratica, la Mission E non sarà offerta in unico modello con uno specifico allestimento, ma potrà contare su diversi livelli di potenza sulla falsariga di quanto accade nella gamma di modelli di altri brand elettrici: il pensiero va subito a Tesla che infatti propone la sua Model S con diversi allestimenti e diverse prestazioni a seconda delle esigenze di mobilità e di prestazione richieste dai clienti.