Targhe estere e nazionalizzazione: nella segnalazione impegnati gli uffici della Motorizzazione Civile
Stabilito da una circolare del Ministero dei Trasporti

Secondo quanto stabilito dalla circolare del Ministero dei Trasporti, in merito alla circolazione in Italia dei veicoli con targhe estere, questione legata al decreto legge 113 dello scorso 4 ottobre 2018, sono impegnati gli uffici della Motorizzazione Civile nella segnalazione dei mezzi immatricolati all’estero “per i quali è prevista la distruzione delle targhe estere straniere, con la possibilità per chi risiede sul territorio italiano da oltre 60 giorni di nazionalizzare il proprio veicolo oppure condurlo con il trasporto di altri mezzi fuori dal confine italiano”, da quanto segnalato.
Precisazioni sulla procedura
La stessa Confarca, la confederazione italiane delle autoscuole e degli studi di consulenza, che ha diramato un comunicato sull’argomento, ha evidenziato la sua soddisfazione sul chiarimento delle procedure relative alla questione, dopo aver manifestato qualche dubbio, considerando la nota diffusa sull’argomento. Riprendendo quanto dichiarato da Roberto Gianolio, vice segretario nazionale degli Studi di Consulenza della Confarca, rimarcando quanto fatto dalla confederazione: “La circolare sulle nazionalizzazioni è una precisazione che tutti stavamo aspettando e che dovrebbe andare a semplificare il lavoro quotidiano nei confronti dei nostri clienti.”
Ciò fa riferimento all’azione degli uffici territoriali del dicastero, “schierati in prima linea nella fase attuativa della nazionalizzazione dei veicoli”, segnalando ogni caso alle autorità competenti estere, nel momento di procedere “alla distruzione delle targhe straniere sui veicoli dei residenti da oltre sessanta giorni in Italia.” Sempre gli uffici della motorizzazione, da quanto segnalato ancora, si occuperanno della segnalazione di quei veicoli soggetti alla scadenza del termine di 180 giorni per la richiesta dell’immatricolazione italiana o “il rilascio del foglio di via”, nonché la mancata comunicazione da parte dei soggetti che manifestino la volontà di “trasferirsi oltre il confine italiano mediante trasporto con altri veicoli”, si indica ancora nella nota diffusa.