Porsche pagherà una maxi-multa da 535 milioni per il dieselgate
La Casa tedesca non farà ricorso

Porsche ha accettato di pagare la salatissima multa di 535 milioni di euro che gli è stata comminata in Germania in relazione al cosiddetto dieselgate, vale a dire l’alterazione dei test sulle emissioni scoppiato nel 2015 che ha coinvolto il Gruppo Volkswagen, di cui Porsche fa parte.
Porsche non farà ricorso contro la multa
La sanzione, annunciata dall’ufficio del procuratore di Stoccarda, si somma ad un serie di multe che le autorità hanno imposto ai brand del colosso automobilistico tedesco nel corso degli ultimi quattro anni, dall’inizio del dieselgate ad oggi. Dalla procura della città tedesca motivano la maxi-multa con la responsabilità diretta del dipartimento di sviluppo di Porsche nell’aver trascurato i suoi obblighi legali. Porsche ha comunicato che accetterà di pagare la multa e non farà appello contro tale provvedimento, ponendo così la parole fine all’inchiesta sull’azienda.
Sanzione a Porsche fa seguito a quelle per Volkswagen e Audi
Anche se Porsche non è stata mai impegnata nelle produzione diretta di motori diesel, secondo l’accusa, i manager della Casa di Zuffenhausen sono venuti meno ai compiti di supervisione e controllo dell’utilizzo di questi propulsori sui propri veicoli. Con i 535 milioni di euro della maxi-multa che dovrà pagare Porsche, che si aggiungono tra le altre cose alla sanzione da 1 miliardo di euro inflitta a Volkswagen e a quella da 800 milioni comminata ad Audi, il costo complessivo in multe del dieselgate, che ha superato i 30 miliardi di euro, si fa sempre più salato per il Gruppo Volkswagen.