Parco Valentino: Appendino furiosa per la perdita del Salone dell’auto
In un post su Facebook il Sindaco lancia accusa pesanti

La decisione, clamorosa e giunta a sorpresa ieri, da parte degli organizzatori del Salone dell’Auto del Parco Valentino di abbandonare Torino per trasferire l’evento a Milano a partire dal prossimo anno non poteva non avere strascichi politici.
Il Sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha affidato ad un breve post su Facebook la propria stizzita reazione alla notizia.
La Appendino si è dichiarata “furiosa per la decisione del comitato organizzatore del Salone dell’Auto di lasciare Torino dopo cinque edizioni di successo”, ed ha poi attaccato i membri della Giunta 5 Stelle dichiarando come la decisione degli organizzatori di abbandonare Torino in favore di Milano sia dipesa anche da “alcune prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri del Consiglio Comunale e dichiarazioni inqualificabili da parte del Vicesindaco”.
Il Sindaco ha poi concluso il post sulla sua pagina Facebook non sottraendosi alle proprie responsabilità per questa ulteriore sconfitta per la città di Torino ed affermando che si prenderà qualche giorno di tempo per le “valutazioni politiche del caso” facendo così capire di pensare anche alla mossa delle dimissioni.
Non è mancata la risposta del vicesindaco Guido Montanari affidata, anche in questo caso, alla propria pagina Facebook: “Ho sempre ritenuto che il Salone dell’auto sia una ricchezza della città e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco. Limitare i tempi di montaggio e smontaggio dei padiglioni e compensare con interventi sulla qualità del verde è una semplice scelta di buon senso”.
Secondo il vicesindaco Montanari la sua richiesta di trovare un equilibrio tra le esigenze degli organizzatori del Salone e quelle dei fruitori del parco è stata “travisata per giustificare evidentemente scelte già assunte”.
A prescindere dalle responsabilità politiche, per Torino la perdita del Salone dell’auto rappresenta comunque una grande perdita ed una nuova sconfitta dopo il naufragio della candidatura della città piemontese per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026.