Telecamera 360° e sensori di parcheggio: ecco come funzionano
Due tecnologie per aiutare parcheggio e retromarcia

La tecnologia è sempre più presente sulle auto, anche per quanto riguarda la sicurezza, con l’introduzione dei sistemi di assistenza alla guida. Tra i più diffusi ci sono quelli legati all’aiuto nella manovra di parcheggio o retromarcia, cioè i sensori e la telecamera 360°, presenti sempre più spesso già di serie nelle vetture moderne. Ma come funzionano questi sistemi sulla nostra auto?
Come funzionano i sensori di parcheggio
Partiamo dai sensori di parcheggio, sia anteriori che posteriori. Il funzionamento è identico in entrambi i casi: i sensori emettono delle onde ultrasoniche e le inviano alla centralina. Quest’ultima le recepisce, le elabora e poi le trasmette ad un altoparlante, per emettere i toni intermittenti con intensità e frequenza variabile, a seconda della distanza con l’ostacolo.
Su alcune auto si trovano anche dei LED luminosi, che si accendono progressivamente alla distanza dall’ostacolo. Così facendo, l’automobilista riesce a capire lo spazio a disposizione per effettuare la manovra, evitando di colpire un’altra vettura o un ostacolo, durante il parcheggio.
Come funziona la telecamera 360°
Oltre ai sensori, su molte auto c’è la più avanzata telecamera 360°. Oltre ai sensori, infatti, questa tecnologia utilizza quattro telecamere grandangolari, posizionate agli estremi della vettura: una sulla griglia frontale, due sotto gli specchietti retrovisori e una sul posteriore. La visione combinata e l’elaborazione della centralina elettronica, consentono di avere una panoramica.
La visuale è proposta sullo schermo del sistema di infotainment, dove, con le ultime evoluzioni, spesso si può vedere anche la vettura in riproduzione tridimensionale e non solo dall’alto.