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Chevrolet non potrebbe registrare il nome Bolt allo United States Patent and Trademark Office

Chevrolet Bolt – Si era parlato in precedenza che la Chevrolet Bolt, la vettura elettrica del marchio statunitense, avrebbe ricevuto un altro nome rispetto al concept mostrato a Detroit. Dopo una prima valutazione sul nome Bolt, questa era ritornato in auge. Adesso la sospensione dello United States Patent and Trademark Office sulla richiesta di registrazione del nome, potrebbe spingere la casa a trovare una denominazione alternativa. Anche se si tratta di ipotesi.

Secondo quanto riportato dai colleghi di AutoGuide, basandosi sul rigetto dell’USPTO, Chevrolet non potrebbe registrare subito il marchio Bolt, perché sullo stesso nome si sarebbe mossa in anticipo Yamaha, il 9 Agosto del 2012.
Chevrolet avrebbe presentato domanda lo scorso Agosto, riproponendo lo stesso nome adottato per il prototipo mostrato al NAIAS. Nome su quale si era comunque discusso in precedenza, dalle indiscrezioni emerse, vista la marcata assonanza con il nome di un’altra vettura del marchio: la Volt. Nonostante questa similitudine, il nome poi era stato confermato, come riportato dai colleghi di USA TODAY in base alle dichiarazioni di Tim Mahoney, responsabile del marketing Chevrolet: “La decisione è stata presa. Il nome non è cambiato”. Ora però, con questo stop sulla registrazione del nome, il marchio di Detroit ne potrebbe valutare un altro in vista del debutto e della produzione. Anche se la vicenda sarebbe in evoluzione e mancano notizie ufficiali in merito. Al momento, comunque, trapelano ipotesi e non ci sono ulteriori indicazioni.

La produzione del modello è prevista per Ottobre del 2016, e le vetture dovrebbero essere assemblate nello stabilimento di Orion Township, in Michigan. Il prototipo aveva già suggerito le potenziali linee. Questo mezzo potrebbe essere realizzato con materiali particolari come la fibra di carbonio e il magnesio, e si suppone possa essere basato sulla sofisticata architettura G2XX, più innovativa rispetto alla Gamma II. Il pacco batterie potrebbe avere dimensioni contenute ed essere alloggiato sotto il pavimento dell’auto, e si ipotizza un’autonomia poco superiore ai 320 km. L’abitacolo potrebbe essere arricchito da un sistema di infotainment gestibile da un ampio display da 10 pollici. Si ipotizza, inoltre, che l’automobilista possa scegliere tra più modalità di guida.

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