X

Omicidio stradale, nuovo stop: la legge deve tornare al Senato

Brusca fermata per la legge sull’omicidio stradale, una delle più attese sul fronte della giustizia. Dopo essere passata alla Camera, purtroppo, la legge ha dovuto fermarsi per via di un emendamento proposto da Forza Italia, passato grazie a 247 voti favorevoli contro 219 contrari. L’emendamento verte in particolare sulla facoltà o l’obbligo di procedere all’arresto di chi viene sospettato di essere colpevole di un omicidio stradale.

L’attuale codice della strada non prevede l’obbligo dell’arresto se chi, in stato di alterazione da droga o alcol, provoca un omicidio stradale, comunque si ferma per tentare di soccorrere la vittima. La nuova legge, invece, introduceva proprio questa conseguenza. Non importa che ci si sia fermati o meno: se il guidatore viene trovato positivo ai controlli per alcol o stupefacenti, l’arresto sarebbe divenuto obbligatorio. L’emendamento, però, punta proprio a correggere questo caso, rendendo l’atto facoltativo. Per via di questo emendamento, la legge ora dovrà tornare al Senato e subire ancora un ritardo per ottenere l’approvazione definitiva.

Non è questo il luogo giusto per discutere delle conseguenze politiche di questo evento. È comunque più o meno generalizzata l’impressione che sia una sconfitta piuttosto bruciante per l’attuale Governo Renzi, che aveva puntato moltissimo su questa legge e che l’intero mondo automotive stava aspettando con ansia. Parole molto dure sono arrivate da Donatella Ferranti (PD), presidente della commissione Giustizia della Camera. Il voto era a scrutinio segreto, quindi teoricamente non sarebbe possibile capire da chi fosse arrivata l’opposizione, Forza Italia a parte, ma il fronte dello “stop” si era già mostrato piuttosto vasto per una serie di ragioni, coinvolgendo diversi partiti con molto seguito e influenza.

Foto: Flickr

Articoli Correlati