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Volvo: il progetto Plasticless per un mare italiano più pulito

Il green e l’ambiente sono un tema sempre più importante anche nel mondo dell’automotive: tutte le case hanno ormai un progetto a medio termine per l’elettrificazione della propria gamma, così come ce l’ha Volvo. Oltre a ciò, il marchio svedese ha programmato un’azienda senza plastica, in uffici e filiali, entro fine del 2019 e, dal 2025, almeno il 25% della plastica delle vetture arriverà dal riciclo.

La sostenibilità secondo Volvo

Questo piano rientra nel progetto di sostenibilità della casa nordica, secondo cui sono alcuni temi fondamentali su cui dover lavorare:

– minimizzare l’impatto sull’ambiente, massimizzare l’impatto speciale ed aiutare il cliente
– rendere poco inquinanti fabbriche e vetture
– avere un ruolo attivo a favore della sostenibilità

Il progetto Plasticless sostenuto da Volvo

All’interno dell’ultimo ambito, è nato il progetto Plasticless, presentato a Volvo Studio a Milano. E’ un’iniziativa legata all’utilizzo della plastica ed all’inquinamento che quest’ultima porta soprattutto in mare. “Tocca a noi dare un contributo tangibile – le parole di Michele Crisci, presidente di Volvo Italia – che assume un valore particolare se pensiamo che il nostro amato Mediterraneo ha purtroppo una delle concentrazioni di inquinanti plastici più elevate del pianeta”.

Già dal nome (meno plastica) si può capire l’obiettivo del progetto, cioè ridurre la presenza di plastiche nei mari italiani. Un programma realizzato in collaborazione con Lifegate, tramite degli speciali cestini, denominati Seabin. Questi vengono posizionati nei porti ed aspirano acqua, raccogliendo la plastica e le microplastiche, con la possibilità di raccogliere circa un chilo e mezzo di plastica al giorno, senza la necessità di particolari interventi, se non quello di svuotare il cestino e riciclarne il contenuto.

Al momento sono stati installati a Varazze, nei prossimi giorni arriveranno anche a Marina di Cattolica, Venezia e Limone sul Garda ed entro Natale saranno una decina le installazioni nel nostro Paese. Con la volontà di aumentare sempre di più il numero di questi ‘cestini’: ora possono essere installati solamente sui pontili galleggianti, ma da fine anno anche gli altri pontili potranno ‘pulire’ il mare tramite i Seabin ed il progetto Plasticless.

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