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Fiat acquisisce il 68,49% del gruppo Chrysler, operazione da 254,7 milioni di dollari

Continua la scalata del Gruppo Fiat alla consociata Chrysler, esattamente come previsto dai precedenti accordi tra il Lingotto e la dirigenza di Detroit. È stata infatti esercitata la terza opzione di acquisto, che di fatto ha visto salire di quasi 10 punti percentuali la partecipazione della società. Si è passati così da una quota del 58,5% al nuovo apice di 68,49%. Secondo quanto riferito dalla stessa dirigenza torinese, questa nuova acquisizione ha un valore di mercato di 254,7 milioni di dollari.

Arrivati a questo punto occorre attendere la decisione del tribunale del Delaware. Secondo la legislazione vigente, infatti, prima che questa operazione possa diventare effettiva, occorre che venga approvata da un ente competente. In particolare la corte deve verificare che non sia in atto una speculazione e che il valore assegnato alle azioni sia coerente con l’effettivo valore di mercato. Non dovrebbero in teoria esserci dei problemi, in quanto fino ad ora le operazioni tra Chrysler e Fiat sono sempre andate abbastanza lisce, tranne pochi dubbi inerenti quantità minime del pacchetto azionario.

Scende quindi ancora di più il pacchetto detenuto dal fondo di assistenza sanitaria Veba, che fino a pochi giorni fa era titolare del 41,5% delle azioni del Gruppo Chrysler e che ora, invece, è sceso naturalmente al 31,51%. La salita verso la fusione tra le due società è quindi in piena evoluzione, esattamente come previsto dallo stesso Sergio Marchionne, il quale aveva dichiarato di voler concludere tutte le operazioni entro la fine del prossimo anno.

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