Mentre i soccorritori proseguono a scavare sotto le macerie, con il drammatico bilancio delle vittime a quota 39, numerosi dispersi ed oltre 600 sfollati nelle case nei dintorni del ponte Morandi, è iniziata la ‘caccia’ ai colpevoli del disastro di Genova. Il Governo attacca la società Autostrade, annunciando la revoca della concessione, nelle parole del premier e dei vicepremier.
Ponte Genova, Conte: “Via la concessione ad Autostrade
E’ stato Giuseppe Conte, subito dopo il Consiglio dei Ministri straordinario in Prefettura a Genova, ad annunciare il provvedimento: “Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade – le parole del premier – Abbiamo decretato lo stato d’emergenza per 12 mesi e disposto un primo stanziamento di 5 milioni a valere su fondo per emergenze nazionali. Tragedie come questa sono inaccettabili in una società moderna e non devono accadere. Non c’è dubbio che ad Autostrade toccassero onere e vincolo di manutenzione del viadotto”.
Nelle ore precedenti, anche il vicepremier Luigi Di Maio (“Per la prima volta c’è un governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro”) ed il ministro dei trasporti Danilo Toninelli (“Abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”) avevano tuonato contro la società Autostrade.
Autostrade: “Oltre un miliardo l’anno per la sicurezza”
Quest’ultima ha replicato con alcuni comunicati apparsi sul proprio sito ufficiale: “L’infrastruttura era monitorata dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche – viene scritto – Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle attività di verifica svolte dagli autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell’infrastruttura”.
Si parla anche di soldi e di investimenti: “Negli ultimi cinque anni (2012-2017) gli investimenti della società in sicurezza, manutenzione e potenziamento della rete sono stati superiori a 1 miliardo di euro l’anno. Autostrade per l’Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario”.
Il futuro del ponte Morandi a Genova
Come dicevamo già ieri, il ponte sarà interamente demolito e successivamente ricostruito. Ed Autostrade per l’Italia annuncia che “sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree”.