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Sciopero carburanti? Il Premier, Giuseppe Conte dice NO

Il fermo immagine mostra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, Roma, 24 marzo 2020. FERMO IMMAGINE +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Dopo le indiscrezioni riguardo allo sciopero benzinai di domani, 25 marzo, con chiusura dei punti di rifornimento in autostrada e tangeziali e via via tutti quelli gli altri lungo la viabilità ordinaria. Interviene il Premier, Giuseppe Conte: “Va revocato“.

Dichiarazioni

Dopo il CDM è intervenuto il Premier, Giuseppe Conte: “Stiamo facendo aggiustamenti coinvolgendo sindacati che a volte non sono rimasti soddisfatti. Mi auguro che non ci sia uno sciopero, il Paese non se lo può permettere. Vale anche per i carburanti, sarà assicurato il rifornimento“. Il Premier ha aggiunto rispondendo a chi gli chiede se il Governo intende ricorrere alla precettazione in caso di sciopero: “Sono convinto che non arriveremo a questo perchè ho visto nel mondo sindacale un senso di responsabilità, dobbiamo tutelare la salute dei lavoratori ed è per questo che siamo stati 18 ore con i sindacati a Chigi. La De Micheli sui carburanti adotterà un’ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti nella penisola E’ chiaro che in questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali“.

Ordinanza in arrivo

Per garantire il rifornimento in tutta Italia Giuseppe Conte ha aggiunto che: “La ministra De Micheli adotterà un’ordinanza che consentirà di regolamentare l’orario di apertura in modo da assicurare il rifornimento di carburante in tutta la penisola e questo è un modo per venire incontro ad alcune istanze”. Intanto la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali invita a revocare immediatamente l’astensione proclamata dai benzinai per domani con un comunicato: “si invitano le Organizzazioni sindacali FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, FIGISC ANISA Confcommercio, a revocare immediatamente l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione“. Il Garante aggiunge che : “Resta fermo che la Commissione accerterà, in seguito all’eventuale apertura del procedimento di valutazione, ogni altra violazione che dovesse emergere“- avvertendo in una nota che “il fermo invito a tutte le organizzazioni sindacali, fino al 30 marzo 2020, considerato lo stato di emergenza epidemiologica dichiarato sul territorio nazionale, dovuto al diffondersi del virus COVID-2019, a non effettuare scioperi che coinvolgano i servizi pubblici essenziali, dal momento che essi non farebbero altro che aggravare la condizione dei cittadini“.

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