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Stop motori termici 2035, Meloni va all’attacco dell’Ue: “Decisione che ci mette in grave difficoltà”

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornato a parlare del futuro dell’industria automobilistica affrontando, in occasione di un’intervista a Il Sole 24 Ore, il tema del divieto di vendere veicoli con motori a combustione interna dal 2035.

Sullo stop ai motori termici imposto dall’Ue, argomento sul quale nelle ultime settimane si è espresso più volte e in maniera chiara il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, anche l’inquilina di Palazzo Chigi va all’attacco di Bruxelles, condividendo e appoggiando le preoccupazioni di una sostanziosa parte del settore automobilistico europeo.

Sensibile ai timori del settore

In merito ai timori del comparto auto sullo stop a benzina e diesel dal 2035, Meloni ha affermato: “Condivido le preoccupazioni degli operatori del settore. Lo stop dal 2035 mette in grave difficoltà l’industria europea dell’automotive, che si confronta in un mercato globale dove non ci sono regole così stringenti nel breve-medio termine”.

Meloni: “Gradualità per evitare conseguenze pesantissime”

Interrogata su quale sarebbe la strada da seguire per concretizzare la transizione energetica nel miglior modo possibile, il presidente del Consiglio ha risposto: “Il cammino verso una sostenibilità ambientale maggiore dev’essere graduale e non mettere in difficoltà le imprese italiane ed europee. Imporre una scadenza così ravvicinata per una trasformazione epocale rischia di avere conseguenze pesantissime dal punto di vista occupazionale e produttivo, oltre ad avere dubbia efficacia dal punto di vista ambientale, visto l’impatto elevato della produzione di auto elettriche e la sempre maggior efficienza di quelle a combustione. Dobbiamo prevenire questa emergenza. C’è convergenza in Italia su questo tema e lo porrò con forza in sede europea”.

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