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Tesla, gli azionisti portano Musk in tribunale: “Il suo maxi-compenso è eccessivo e ingiustificato”

Elon Musk, che concludendo l’acquisto di Twitter era riuscito in extremis a evitare l’avvio dell’azione legale nei suoi confronti, difficilmente riuscirà a trovare un escamotage per non comparire davanti ai giudici.

Questa volta a portare in tribunale il patron di Tesla sono gli azionisti della Casa californiana che, attraverso un’azione legale presentata prima dell’acquisizione di Twitter, accusano Musk di essersi ingiustamente arricchito intascando un compenso multimiliardario che viene considerato ingiustificato.

Sotto accusa le opzioni sui titoli di Musk per un valore di 56 miliardi

Chiamato a difendersi in tribunale, il magnate d’origine sudafricana dovrà dimostrare davanti ai giudici di meritarsi la cifra che da Tesla è finita direttamente nel suo portafoglio personale. Il processo si apre oggi, con Musk che potrebbe testimoniare in settimana. Al centro dell’accusa della causa intentata da alcuni azionisti del costruttore di auto elettriche ci sono le opzioni sui titoli per un valore di 56 miliardi di dollari che sono state concesse a Musk da parte di Tesla e del suo consiglio di amministrazione, una concessione che viene ritenuta un tradimento degli obblighi fiduciari degli azionisti.

I legali degli investitori: “Musk ha troppi incarichi per essere considerato ad a tempo pieno di Tesla”

Il processo arriva poche settimane dopo l’acquisizione di Twitter, con il social media che è andato ad arricchire il corposo numero di società già sotto il controllo di Musk. Anche l’impegno “frazionato” di Musk nelle sue tante aziende è tra i motivi che hanno mosso gli investitori di Tesla, i cui legali sostengono che Musk abbia troppi incarichi per essere considerato amministratore delegato a tempo pieno di Tesla, e quindi tantomeno uno che merita un compenso così elevato da far impallidire gli ad di qualsiasi altra società quotata.

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