Alfa Romeo: confermato il rinvio della nuova Stelvio. E la Giulia si farà

Santi Ficili: "Stiamo rimodulando il piano prodotto”

Alfa Romeo: confermato il rinvio della nuova Stelvio. E la Giulia si farà

È di pochi minuti fa l’annuncio della partnership tra Alfa Romeo e Luna Rossa, in vista dell’America’s Cup 2027 a Napoli. Nella stessa conferenza stampa, tuttavia, i vertici dell’azienda di Arese hanno parlato del futuro del marchio e dei nuovi modelli, confermando un cambiamento del proprio piano per i prodotti.

”Stiamo rimodulando il piano prodotto”

L’amministratore delegato Santo Ficili ha parlato della transizione elettrica: “La transizione verso l’elettrico sta richiedendo tempi superiori, stiamo rimodulando il piano prodotto, per mettere sul mercato le auto nel momento giusto – le sue parole – Al più presto vi comunicheremo il nuovo piano, dopo l’insediamento del nuovo CEO di Stellantis Antonio Filosa”. Confermando, di fatto, le voci di un rinvio del lancio della nuova Stelvio, inizialmente previsto per i prossimi mesi.

Il dirigente del marchio italiano ha poi proseguito: “Abbiamo un piano di sviluppo consistente e servirà un po’ di tempo per vararlo. Nel frattempo, lavoreremo sulla gamma attuale, che ci sta dando soddisfazioni, come la Junior, che oggi ha superato i 40.000 ordini. Saranno modelli oggetto dell’attenzione, nell’attesa di mettere sul mercato le nuove Giulia e Stelvio”. Smentita, invece, un’altra voce relativa al futuro e ad una possibile cancellazione della nuova Giulia: “È tutto falso”.

”Il motorsport? Non prima di 3-4 anni”

Alfa Romeo è da sempre sinonimo di corse e di motorsport, ma servirà attendere un po’ per vedere il Biscione tornare in pista. “Ci vuole il momento giusto per tornare nel motorsport. Il giorno che lo faremo, lo faremo sicuramente da protagonisti – ha spiegato Cristiano Fiorio, capo marketing globale Alfa Romeo – Ora vogliamo prima mettere in sicurezza il brand, in un ambito di uno scenario automotive in grande movimento. Prima faremo questo poi, quando avremo scaricato a terra tutto il potenziale del brand, ci potremo pensare. Ma non prima dei prossimi 3-4 anni”.

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