Auto & Cinema: la “top ten”

Ci sono auto che sono entrate a far parte della storia grazie a pellicole cinematografiche o serie Tv internazionali. Anche chi non ha una grande passione per l’auto in qualche modo le conosce o quantomeno è in grado di ricondurle al tal film o telefilm che sia. Mica poco.
Certo non sempre si è trattato di scelte casuali da parte dei produttori, registi e/o case costruttrici, ma, anzi, il più delle volte di vere e proprie attività di marketing, diremmo oggi.
Alcune case automobilistiche, infatti, già negli anni ’70 avevano ben compreso l’utilità di queste nuove forme pubblicitarie per incrementare vendite o affermarsi in determinati mercati grazie anche al ritorno d’immagine derivante dall’ampia esposizione garantita da serie tv e film.
Non voglio e non posso generalizzare ma spesso le scelte sono derivate da questo tipo di ragionamento, altre no, Per fortuna.
Si perché se poi sono diventate icona lo si deve al fascino che queste emanino a prescindere e non alla loro mera presenza nelle pellicole seppur nel ruolo, di pseudo “co-protagoniste”. Io certi film e telefilm li guardavo “solo” per le …co-protagoniste, per esempio, ma forse sono un caso clinico…:-)!

Pensiamo alla fantascientifica Aston Martin di James Bond, alla Mustang “verdona” di Steve McQueen nel film Bullit, la Aurelia B24 Spider del film Il sorpasso con Vittorio Gassman. Auto divenute leggenda e conosciutissime ai 4 angoli del globo.
Ma la lista non finisce qui ed ho cercato di raggruppare per Voi una decina di esempi che più di altri ci sono entrate nel cuore e li continueranno ad albergare finchè la memoria ci assisterà…
Buona Passione a Tutti

1. Aston Martin DB 4/5 “James Bond”

2. Mustang “Bullit” – Steve McQueen

3. Lancia Aurelia B24 “Il Sorpasso”

4. DMC12 De Lorean “Ritorno al Futuro”

5. Ferrari 308 Gts “Magnum P.I:”

6. Ferrari Testarossa “Miami Vice”

7. Mustang Shelby Eleanor “Fuori in 60 secondi”

8. Ferrari Daytona Spider replica “Miami Vice”

9. Mercedes SL r107 “American Gigolo”

10. Autobianchi Bianchina “Fantozzi”

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