Auto elettriche, dal 2018 la presa per la ricarica sarà obbligatoria nelle case di nuova costruzione

Colonnine di ricarica vincolo per il rilascio delle concessioni edilizie

Obbligo presa domestica auto elettrica - Per diverse categorie di edifici di nuova costruzione, a partire da quest'anno, sarà obbligatoria la presenza delle colonnine di ricarica domestica per i veicoli elettrici.
Auto elettriche, dal 2018 la presa per la ricarica sarà obbligatoria nelle case di nuova costruzione

Un importante novità per il 2018, che riguarda da vicino le auto elettriche e potrebbe rappresentare un ulteriore spinta alla loro diffusione, arriva dall’introduzione dell’obbligo per le nuove case di installare la presa domestica di ricarica per i veicoli elettrici. 

Il 31 dicembre 2017 è scaduto il termine, come ricordato da StudioCataldi.it, entro il quale le amministrazioni locali erano chiamate ad inserire nel proprio regolamento edilizio una norma che vincola gli immobili di nuova costruzione a disporre di presa di ricarica per le auto elettriche. La mancanza della presa domestica per la ricarica dei veicoli elettrici non consentirà il rilascio del titolo abilitativo agli edifici in questione.

L’obbligo di disporre di colonnine di ricarica (così come previsto dall’art. 4 del Dlgs 257/2016) riguarda gli edifici non residenziali di nuova costruzione con superficie maggiore a 500 metri quadrati, gli edifici residenziali con almeno 10 unità abitative e i fabbricati già esistenti che hanno ricevono interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello che riguardano almeno il 50% della superficie lorda e l’impianto termico.

In ogni parcheggio (coperto o meno) e per ogni box auto dell’immobile devono essere presenti le infrastrutture e le prese di ricarica che permettono la connessione di almeno un’auto. I nuovi edifici residenziali con almeno 10 unità abitative devono disporre di parcheggi e box auto con la colonnina di ricarica per una percentuale non inferiore al 20% del totale.

Al momento sul tutto il territorio italiano solo quattro comuni (Milano, Torino, Bologna e Campobasso) si sono adeguati. Per le amministrazioni comunali che non si adegueranno, scrivono gli esperti di StudioCataldi.it, sarà il Testo Unico per l’edilizia a stabilire che le Regioni faccia decadere le concessioni edilizie rilasciate per i nuovi edifici non costruiti secondo le nuove disposizioni normative.

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