Auto elettriche: il progetto della miniera di litio a Jadar ottiene l’ok

La miniera di Litio di Jadar si farà. È questa la conclusione implicita della sentenza della Corte costituzionale serba che annulla la decisione del governo della Serbia, presa due anni fa, di fermare lo sviluppo del giacimento di litio da parte della multinazionale Rio Tinto. L’azienda ha accolto con favore il via libera della Corte costituzionale serba, impegnandosi a rispettare “severi requisiti ambientali” e promettendo la creazione di “migliaia di nuovi posti di lavoro ben retribuiti e altamente qualificati per le generazioni future in Serbia”.

La corte costituzionale serba ha annullato la decisione del governo di fermare il progetto della miniera di litio a Jadar

Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2028 grazie a investimenti pari a 2,2 miliardi di euro. Secondo Rio Tinto, il sito potrebbe produrre 58.000 tonnellate di carbonato di litio raffinato all’anno, sufficienti per alimentare un milione di veicoli elettrici e coprire il 90% del fabbisogno europeo di batterie.

I comitati locali, gli attivisti e i partiti di opposizione, che hanno già manifestato nei giorni scorsi davanti alla Corte costituzionale, promettono battaglia e minacciano di bloccare non solo ponti e strade a Belgrado come tre anni fa, ma anche ferrovie e altre infrastrutture vitali. Le prime proteste sono previste già nei prossimi giorni.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione europea per il Green Deal europeo, si recheranno a Belgrado il 19 luglio per firmare un memorandum d’intesa tra l’UE e la Serbia. Questo accordo riguarderà un partenariato strategico per materie prime sostenibili, filiere di produzione di batterie e veicoli elettrici.