Batterie allo stato solido con autonomia di 1.000 km: la Cina accelera lo sviluppo
La Cina sembra aver fatto un grosso passo avanti nello sviluppo di batterie allo stato solido da 1.000 km di autonomia

Un nuovo passo avanti per le batterie allo stato solido al litio-metallo potrebbe presto raddoppiare le autonomie dei veicoli elettrici. Secondo un rapporto della China Central Television (CCTV) del 16 ottobre, i team di ricerca cinesi hanno fatto progressi importanti nel superare uno dei principali ostacoli tecnici: l’interfaccia tra elettroliti solidi fragili e anodi in litio-metallo morbidi, che finora limitava efficienza e durata delle batterie.
La Cina sembra aver fatto un grosso passo avanti nello sviluppo di batterie allo stato solido da 1.000 km
Tre approcci promettenti stanno emergendo. L’Istituto di Fisica dell’Accademia Cinese delle Scienze ha introdotto ioni di iodio che “riempiono” i microspazi tra elettrolita e anodo, migliorando il contatto e il trasporto ionico. Questo meccanismo di autoregolazione consente un contatto più stretto tra i materiali risolvendo molti dei problemi che fino ad oggi hanno ostacolato la diffusione di questa tecnologia.
L’Istituto di Ricerca sui Metalli invece ha sviluppato un elettrolita polimerico flessibile, capace di resistere a 20.000 cicli di flessione e torsione, aumentando la capacità energetica dell’86%. Infine, l’Università di Tsinghua ha usato polieterei fluorurati per rinforzare l’elettrolita, garantendo stabilità e sicurezza anche a 120 °C. Le celle modificate hanno superato i test di perforazione e i test termici a 120 °C senza esplosione, dimostrando una maggiore sicurezza e stabilità ad alti livelli di carica.
Nel complesso, questi progressi suggeriscono che le batterie allo stato solido al litio-metallo in Cina si stanno avvicinando a una fase in cui sia la densità energetica che la sicurezza potrebbero essere significativamente migliorate. Tuttavia, saranno necessari ulteriori test e validazioni industriali prima di poterle applicare commercialmente.
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