Batterie in fibra di carbonio: la nuova tecnologia potrebbe aumentare del 70% l’autonomia delle auto elettriche
Una startup chiamata Sinonus sta sviluppando batterie in fibra di carbonio che offrono più autonomia
In Svezia stanno sviluppato batterie in fibra di carbonio. Questa nuova tecnologia è stata sviluppata da una startup chiamata Sinonus. Di solito la fibra di carbonio viene utilizzata come elemento chiave per ridurre il peso dei veicoli. Ma a quanto pare questo materiale ha anche altre funzioni.
Batterie in fibra di carbonio: l’ultima novità per le auto elettriche arriva dalla Svezia
Sinonus sta sviluppando una batteria strutturale in cui la fibra di carbonio svolge un ruolo chiave. Questa tecnologia si basa sul concetto delle batterie CTP (Cell to Pack), che permettono di integrare la batteria direttamente nel telaio o nella parte inferiore della carrozzeria del veicolo. Questo approccio elimina la necessità di raggruppare le batterie in pacchi separati.
Nel Leapmotor C01, presentato due anni fa, questa soluzione è stata presentata come capace di ridurre il numero di componenti del veicolo del 20% e di abbassare il peso complessivo di 15 kg. Il CEO di Sinonus, Markus Zetterström, vuole estendere lo sviluppo delle batterie in fibra di carbonio ad applicazioni su larga scala, non limitandosi solo alle auto elettriche ma includendo anche aerei e barche elettriche. Attualmente, l’azienda sta conducendo test sostituendo le batterie AAA nei piccoli dispositivi elettronici.
Sinonus utilizza una specifica fibra di carbonio che può fungere da componente strutturale nei veicoli e nelle macchine, dove il telaio stesso è parte integrante della batteria. Questa innovazione mira a risolvere uno dei principali problemi delle auto elettriche, ovvero il loro peso, che è principalmente dovuto alle batterie tradizionali.
L’utilizzo di batterie in fibra di carbonio consente di ottenere un peso inferiore, il che favorisce non solo una maggiore autonomia delle auto elettriche ma anche tempi di ricarica più rapidi e una durata della batteria prolungata.
Ma come funzionano queste batterie in fibra di carbonio? La chiave risiede nella microstruttura della fibra di carbonio stessa: è emerso che le fibre con cristalli piccoli e scarsamente orientati mostrano buone proprietà elettrochimiche, sebbene possano perdere un po’ di rigidità in termini relativi. D’altra parte, le fibre con cristalli grandi e ben orientati offrono una maggiore rigidità, ma le loro proprietà elettrochimiche sono troppo limitate per essere utilizzate efficacemente nelle batterie strutturali. Dunque si sta studiando per perfezionare questa tecnologia riducendo al minimo questi difetti in maniera da poter applicare questa tecnologia alle auto elettrich aumentando e non di poco la loro autonomia.
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