Cambiamenti nel Codice della Strada 2024: regolamentazioni aggiornate per neopatentati e nuove norme

Queste modifiche al Codice della Strada rappresentano un passo importante verso una maggiore sicurezza sulle strade

Cambiamenti nel Codice della Strada 2024: regolamentazioni aggiornate per neopatentati e nuove norme

Le modifiche recentemente apportate al Codice della Strada, ratificate dalla commissione Trasporti della Camera, hanno portato a nuove regolamentazioni per i neopatentati e a penalità più rigide per l’uso del cellulare alla guida.

Restrizioni di guida per i neopatentati

Una delle modifiche più rilevanti concerne le restrizioni di guida per i neopatentati. In seguito a recenti eventi di cronaca, il Governo ha deciso di inasprire queste norme. I neopatentati, nei primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B, non potranno guidare veicoli con una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Per i veicoli di categoria M1, compresi quelli elettrici o ibridi plug-in, si applica un limite aggiuntivo di potenza massima di 105 kW.

In pratica, le restrizioni per i neopatentati saranno valide per tre anni, invece di uno. Tuttavia, sarà permesso guidare veicoli di potenza superiore, una possibilità non contemplata nella versione iniziale del ddl. Il provvedimento sarà discusso in Aula il primo marzo, prima di essere inviato al Senato. Di conseguenza, potrebbero essere apportate ulteriori modifiche.

Penalità aggiornate

Le multe per chi viene sorpreso a guidare con il cellulare in mano subiranno un incremento. Le nuove multe saranno più alte rispetto a quelle attuali, ma inferiori a quanto previsto inizialmente dal ddl. Secondo l’attuale articolo 173 del Codice della Strada, chi viola le norme relative all’uso del cellulare alla guida è soggetto a una sanzione amministrativa da 165 a 660 euro. In caso di reiterazione dell’infrazione entro un biennio, si applica la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. Se non ci saranno ulteriori modifiche, la sanzione minima salirà a 250 euro, mentre quella massima raggiungerà 1.000 euro. In caso di reiterazione dell’infrazione nel biennio, la sanzione varierà da 350 a 1.400 euro.

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