Carburanti, le accise valgono più di 20 miliardi di entrate dello Stato
Il peso delle accise sui conti pubblici è pari quasi a una finanziaria
In questi giorni che seguono settimane di corposi rincari di benzina e gasolio si fa un gran parlare di taglio, o di rimodulazione, delle accise sui carburanti. Ieri il ministro della Transizione ecologia Roberto Cingolani ha affermato che il governo sta valutando la possibilità di adottare un’accisa mobile, sfruttando l’extra-gettito Iva, per ridurre i prezzi dei carburanti alla pompa.
Dalle accise sui carburanti il 4,8% delle entrate dello Stato
Tuttavia, numeri alla mano, appare complicato immaginare che lo Stato possa fare a meno delle entrate derivanti dalle accise sui carburanti. Basti pensare che dalle accise sui carburanti ogni anno entrano nelle casse dello Stato più di 20 miliardi di euro, che pesano quasi come una finanziaria, un gettito enorme che equivale al 4,8% delle entrate pubbliche complessive. Ad esempio nel 2021, il gettito garantito dalle accise sui carburanti è stato di 23,8 miliardi, vicino ai circa 30 miliardi di euro a debito che vengono stanziati da una legge di Bilancio.
Prezzi alla pompa che rimangono alti
Nel frattempo negli ultimi due giorni si sono stai dei ribassi fino a 10-15 centesimi al litro sui prezzi di benzina e gasolio, ma con entrambi i carburanti che mediamente rimangono ancora attorno ai 2,2-2,3 euro al litro. Vedremo se il governo sarà in grado di rinunciare, anche parzialmente alla accise sui carburanti, accise che in Italia gravano anche su oli minerali, energia elettrica, alcolici e tabacchi. Ricordiamo che le accise, a differenza dell’Iva che è calcolata in percentuale al prezzo del bene, sono in quota fissa e relativamente ai carburanti parliamo di 72,8 centesimi per ogni litro di benzina, 61,7 centesimi per ogni litro di gasolio e 14,3 centesimi per ogni litro di Gpl.
Col taglio di 15 centesimi l’automobilista risparmierebbe 11 euro al mese
Se il governo ridurrà effettivamente le accise di 15 centesimi al litro, secondo quanto calcolato da Facile.it, il risparmio medio per un automobilista italiano sarà di 11 euro al mese. Con l’intervento statale, che potrebbe portare i prezzi alla pompa attorno ai 2 euro a litro in modalità self, si riuscirebbe solo parzialmente a contrastare gli aumenti record delle ultime settimane. Con i prezzi calmierati, in un mese un automobilista spenderebbe circa 36 euro in più (+30%) in benzina rispetto allo scorso anno, e 44 euro in più (+42%) se si tratta di diesel.
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