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Carlos Ghosn, nuovo mandato d’arresto per l’ex capo di Nissan

Carlos Ghosn ha ricevuto una nuova richiesta d’arresto. L’ex capo di Nissan ha trascorso un mese in carcere in Giappone dopo le accuse dei magistrati nipponici. Nella giornata di giovedì 20 dicembre il tribunale aveva respinto la richiesta di estendere il suo periodo di detenzione, aprendo così alla possibilità che il dirigente brasiliano potesse uscire dal carcere previo il pagamento di una cauzione.

Le nuove accuse

Oggi invece è arrivata una nuova doccia fredda per Ghosn: l’emissione di un nuovo mandato di arresto. Anche questa volte le accuse mosse al manager che ha guidato negli ultimi anni l’Alleanza Nissan-Renault sono legate all’illecita gestione delle società e ad un presunto schema di falsi compensi per un ammontare complessivo superiore agli 80 milioni di dollari.

Ghosn nega la falsificazione dei compensi

Ghosn viene ora accusato anche di aver scaricato su Nissan una perdita personale di circa 16 milioni di dollari, avvenuta durante le crisi economico-finanziaria del 2008. Per il momento il manager brasiliano non ha voluto rispondere a queste nuove accuse, continuando a negare di essere stato artefice di qualsiasi alterazione volta a falsificare i compensi percepiti dalle società di cui era a capo.

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