Nissan fa causa a Carlos Ghosn e richiede un risarcimento danni di 83,5 milioni di euro, con accuse molto pesanti nei confronti dell'ex presidente. E la cifra potrebbe aumentare nel corso dei prossimi mesi
Questa volta vi riportiamo le parole che l'ex amministratore delegato di Nissan, Carlos Ghosn avrebbe pronunciato di fronte all'ex procuratore giaponese Nobuo Gohara durante il suo periodo di detenzione nel paese.
Secondo il Financial Times Nissan ha accelerato la messa a punto del piano di separazione totale con Renault, scenario che porrebbe fine all'Alleanza tra la Casa francese e quella giapponese.
Carlos Ghosn parla per la prima volta dall'arresto del novembre 2018 e racconta le sue verità sulla vicenda. E sono parole pesantissime, lanciando accuse dirette nei confronti di Renault-Nissan e della giustizia giapponese
Nissan e Carlos Ghosn pagheranno una maxi-sanzione di 16 milioni di dollari, 15 la Casa giapponese e 1 l'ex CEO, per porre la parola fine alle indagini USA sugli illeciti finanziari.
Per fronteggiare ad un importante crollo degli utili la Nissan ha deciso di tagliare oltre 12.000 posti di lavoro entro marzo del 2023 riducendo anche la propria capacità produttiva.
Carlos Ghosn è stato tratto nuovamente in arresto dopo il quarto provvedimento emesso dalla procura di Tokyo. Secondo i pubblici ministeri, l'ex numero uno di Renault e Nissan avrebbe usato fondi aziendali di Nissan per uso personale.
I giudici giapponesi hanno concesso la libertà su cauzione a Carlos Ghosn, ex presidente di Renault-Nissan-Mitsubishi, che pagando 7,8 milioni di euro ha potuto lasciare il carcere di Tokyo dopo 108 giorni di detenzione.
Il CdA di Renault ha deciso all'unanimità che non pagherà il compenso a Carlos Ghosn relativo alla clausola di non concorrenza e alla azioni assegnate dal 2015 al 2018.
I giudici giapponesi hanno emesso un nuovo mandato d'arresto nei confronti di Carlos Ghosn, ex capo di Nissan, per il quale ieri, dopo un mese trascorso in carcere, sembrava aprirsi la possibilità del rilascio su cauzione.
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Renault sta seguendo il lavoro di verifica da parte dei suoi avvocati degli elementi di retribuzione di Carlos Ghosn nel periodo 2015-2018 e per il momento conferma la governance definita lo scorso 20 novembre.
Il pm giapponese formalizza l'incriminazione per l'ex numero uno del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors. Risulta detenuto in un centro penitenziario di Tokyo dallo scorso 19 novembre