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Citroën DS3 Cabrio Sport Chic, prova su strada

Le aspettative a volte fanno la differenza. Vetture da cui ci si aspetta moltissimo è facile che non soddisfino al 100%, almeno al primo contatto. Altre invece finiscono per stupirci. Ed è questo il caso della DS3 Cabrio con il noto millesei sviluppato con BMW, qui in una versione con 156 cavalli. Forse è proprio il propulsore a cui si deve gran parte della nostra impressione così positiva. Lo abbiamo testato a più riprese e su vetture differenti, le impressioni sono sempre diverse. Sulla Mini Cooper S, con 184 cavalli, l’erogazione ha la giusta “cattiveria”, anche se gli appassionati della piccola anglo-tedesca dicono di preferire il vecchio 1.6 della prima serie, con il compressore volumetrico al posto della classica turbina. Sulla Peugeot 208 GTi (primo contatto) ci era sembrato invece troppo “asettico” e privo di carattere. I 200 cavalli ci sono sembrati quasi di meno, soprattutto per la regolarità, quasi eccessiva, nella spinta. Così quando ci siamo messi al volante della DS3, con il medesimo propulsore, ma con ben 44 cavalli in meno, non ci aspettavamo davvero di sorprenderci. E invece…

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Fa bella figura anche a St. Moritz, grazie ad un design riuscito e all’ottima qualità dei materiali


Avevamo già avuto modo di vederla dal vivo e di effettuare un breve test (anteprima italiana), in una piovosa giornata di primavera. Se la DS3 berlina è sicuramente piaciuta al pubblico, in particolar modo al gentil sesso ed ai giovani, grazie ad un look aggressivo ed al gioco di tonalità con particolari in contrasto con il colore della carrozzeria, come le famose “pinne si squalo”, la versione aperta non può che piacere di più. In realtà non siamo di fronte ad una cabriolet vera e propria, visto che vengono mantenuti i montanti laterali. L’idea iniziale di una vettura completamente aperta ha infatti poi lasciato spazio all’erede della C3 Pluriel, da cui però la DS3 Cabrio prende solo i pregi. La possibilità, macchinosa e alquanto scomoda, di smontare i montanti e di lasciarli in box, per uscire con la scoperta, a quel punto “dura e pura”, vista l’impossibilità di ripararsi da un eventuale scroscio di pioggia, qui non è più prevista. I montanti ci sono e non sono asportabili, esattamente come sulla Fiat 500C che abbiamo testato proprio in queste settimane. I vantaggi sono principalmente in termini di rigidità torsionale e di contenimento dei pesi, la DS3 Cabrio pesa solamente 25 chili in più, ma non solo. Il tetto in tela è comandabile fino a ben 120 km/h, un gran bel vantaggio, perché spider e cabriolet solitamente costringono a doversi fermare, con il risultato di rinunciare spesso ad aprire e chiudere il tetto a proprio piacimento. Lo stesso è apribile in due posizioni, oltre che come tettuccio apribile “classico” per l’ultimo tratto. Oltre all’apertura completa “a pacco” sopra il baule posteriore, il tetto può essere fermato all’altezza dello spoiler posteriore. Questa è la soluzione più comoda, sia per il ridotto fastidio dell’aria, sia perché si mantiene in posizione il lunotto e, quindi, la visibilità posteriore dallo specchietto retrovisore centrale. Nuovi i fari posteriori a Led, che producono un gioco tridimensionale a luci accese. L’esemplare in prova era dotato di un tetto in stoffa dalla grafica particolare e “modaiola” che riprende il logo DS.

 

Interni

Ben riusciti e realizzati con materiali molto piacevoli, anche al tatto 

 

Saliti a bordo sono due le cose che colpiscono principalmente: la seduta stranamente alta e la qualità percepita. L’impressione iniziale che la DS3 dà di sé è davvero molto buona. Gli interni restano sostanzialmente quelli della berlina. Continua a piacerci molto la parte alta del cruscotto, realizzata in un materiale sinuoso al tatto come un tessuto ed altrettanto gradevole anche esteticamente. L’unica grossa novità della Cabrio, il tetto in tela, è realizzato come su vetture di fascia ben più elevata, con tre strati di tela a due o tre fili a seconda della tinta scelta. I 245 litri di capienza del bagagliaio, una quarantina in meno della berlina, non sono pochi per il tipo di vettura, peccato però per l’accesso scomodo, date le ridotte dimensioni utili dell’apertura. Il dubbio è che, alcune valigie che fisicamente possono essere stivate nel bagagliaio, devono però entrarci dal lato opposto, abbattendo i sedili posteriori. Si fa notare questa comoda caratteristica, abbastanza inusuale su vetture aperte, che consente, rinunciando ai sedili posteriori, di usufruire di una capacità di carico di quasi mille litri. Una nota la merita anche il diffusore regolabile di profumo attraverso l’aria condizionata, un particolare che piacerà moltissimo soprattutto al pubblico femminile.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Una delle migliori auto di questo segmento, una divoratrice di curve

Sono bastati pochi chilometri a convincerci della bontà del risultato ottenuto da Citroën con la DS3 Cabrio. Lo sterzo è un piacere assoluto, preciso e diretto al punto giusto, consente di mettere sempre le ruote anteriori dove si vuole. Così abbiamo provato a metterla alla prova su un percorso adeguato, prendendo la strada per l’Engadina. Se fino a Chiavenna si tratta di strade quasi sempre dritte, gli ultimi chilometri sono molto più divertenti, con parecchi tornanti, ma anche curve veloci. Uno scenario ideale per testare una sportiva vera e per godersi il tetto aperto, grazie a temperature più gradevoli di città e mare in questa stagione. Appena il percorso si è fatto tortuoso è emerso il carattere della DS3. Non è un’auto scomoda nemmeno sul pavè milanese, ma qui si fa apprezzare per la quasi totale assenza di rollio e beccheggio. Farla scomporre in percorrenza, anche entrando in curva ad andature che sembrerebbero fin troppo sostenute, è ben difficile. Sposta il limite molto in là, ed è un piacere andare a cercarlo. Ovviamente resta una trazione anteriore, e come tale soffre di un po’ di sottosterzo ed è consentito aprire in modo deciso il gas solo a curva quasi ultimata. Altrimenti si va incontro ad un taglio deciso ad ESP e controllo di trazione inseriti, ad un inutile pattinamento delle ruote se vengono disattivati. La DS3 è un’auto precisa e divertente, che richiede una guida pulita. Andare oltre al limite rovina tutto, anche se è comunque facile riprendere il controllo, ma non porta nessun vantaggio, se non al nostro gommista di fiducia. Sembra la dimostrazione della bontà del progetto e della scelta effettuata con il mantenimento dei montanti, sacrificando solo una minima parte del gusto dell’auto cabriolet, ma con notevoli vantaggi, sia in termini di piacere di guida che di abitabilità.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Prestazioni brillanti e motore che si fa ben volere per le sue doti

Come abbiamo anticipato all’inizio della nostra prova su strada, il millesei sviluppato in collaborazione con BMW, ha mille personalità, a seconda della versione e della vettura su cui viene installato. Sulla DS3 Cabrio che abbiamo testato ci è piaciuto molto di più, ad esempio, che sulla Peugeot 208 GTi, su cui eroga la bellezza di 44 cavalli in più. Spinge bene in basso, con i 240 Nm di coppia massima disponibili fin dai 1.400 giri, e diventa davvero “cattivo” dai 3.500 giri, con un cambio di tonalità tutto da godere a capote abbassata, fino al limitatore, posto a 6.750 giri al minuto. La nota sonora migliore però è quello sbuffo in rilascio, tipico delle auto sovralimentate elaborate, che ci ha fatto tornare un po’ bambini, portandoci ad un utilizzo più frequente del cambio per godercelo. Il cambio è un ottimo sei marce manuale, abbinato ad una frizione leggera da comandare e ben modulabile, con innesti precisi e con un movimento breve della leva. Lo 0-100 viene percorso in 7,4 secondi, ma non è la dote migliore della DS3, che sta invece nella fruibilità delle prestazioni, con una grande elasticità, accompagnata da prestazioni brillanti a regimi elevati.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Molto buoni i dati sul consumo. Il prezzo è alto, ma non poteva essere altrimenti

Circa 15 km/l ad andatura autostradale sono un risultato davvero sorprendente, se pensiamo al fatto che siamo al volante della versione più sportiva della DS3 Cabrio. La media totale, sul nostro test di oltre 600 km, è stata di circa 14 chilometri con un litro, ma si può fare di meglio con una guida più turistica. I 20 km/l dichiarati dalla casa ci sembrano comunque un po’ troppo ottimistici. Il listino rispecchia la qualità della DS3, che si vuole distinguere come modello “premium” in questo segmento. Al prezzo, già abbastanza elevato della DS3 berlina, vanno aggiunti circa 3 mila euro per la versione a tetto aperto, con un prezzo di partenza, per la versione 1.2 VTi 82 CHIC di quasi 19 mila euro. Sono 24.250 gli euro richiesti invece per la versione testata, optional a parte. Ad esempio, per gli interni in pelle dovete aggiungere 910 euro, 550 per la vernice metallizzata e 400 per la particolare colorazione del tetto in stoffa. Di contro la DS3 è una delle vetture che meglio mantiene il valore nel tempo. A voler fare un confronto è più o meno allineata con una 500C Abarth da 160cv e di molto inferiore al listino di una Mini Cooper S Cabrio, con il medesimo motore ma una manciata di cavalli in più della DS3 1.6 THP.

In conclusione

La DS3 Cabrio, in particolar modo in questo allestimento, è un’auto che si fa notare, che stupisce per la qualità e per il piacere di guida, è versatile ed utilizzabile in ogni occasione grazie anche alla inaspettata capacità di carico. Tutto questo ha un prezzo, ed in questo caso è proprio di natura economica: l’assegno da staccare per portarsela a casa passa i 25 mila euro. A nostro avviso, però, sono ben spesi.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Design, qualità e piacere di guidaPrezzo elevato, apertura del bagagliaio dalle dimensioni molto ridotte

Citroën DS3 Cabrio 1.6 THP 155 SPORT CHIC: la Pagella di Motorionline

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