Citroën Oli, com’è visto dal vivo il nuovo prototipo francese [FOTO e VIDEO]

Una sfida al tradizionale concetto di auto

Citroën non è mai stato un marchio pavido e nel corso della sua centenaria storia ha più volte provato a proporre delle auto che sfidassero il senso comune di “come” dovesse presentarsi una macchina. Questo ha portato alla nascita di molti modelli particolari, che però in alcuni casi hanno segnato la storia, come la mitica 2CV, la DS e in tempi più recenti quella C4 Cactus dalla quale è partito tutto il design delle Citroen più recenti. Nasce con questa filosofia la Citroën Oli (il nome deriva dalla contrazione di “all-Ë” e significa più o meno “elettrico per tutti”), l’ultima concept car prodotta dalla casa francese di cui abbiamo già parlato ieri. Eravamo comunque presenti a Parigi per il reveal mondiale e, nonostante la pioggia che ci ha accolto, abbiamo potuto farci un’idea di cosa intenda per “futuro” la casa del double chevron, che tra l’altro sulla Oli si è presentato per la prima volta nella sua rinnovata veste, con l’emblema tipico dei primi anni della casa rifinito per apparire più moderno e alla moda.

Citroen Ami - Tre quarti

Design: dimenticate l’aerodinamica

Vista dal vivo, la Citroën Oli ha davvero una presenza imponente. Merito soprattutto delle forme, perché in realtà le sue dimensioni sono tutto, fuorché pronunciate. Parliamo di un mezzo lungo 4,20 metri, quindi perfettamente inserito all’interno del segmento B. La sua altezza è di 1,65 metri, mentre la larghezza arriva a 1,90 metri. Questa è forse la misura più pronunciata di tutte e in effetti l’effetto che restituisce la Oli è quasi quello di un fuoristrada, per quanto peculiare. La sua carrozzeria, tra l’altro, è più definibile come un pick-up, se vogliamo essere precisi, in quanto ha un vano bagagli scoperto sul retro che può essere regolato in altezza a seconda delle esigenze (molto bella, tra l’altro, la chiusura posteriore con scolpita all’infinito la frase “Nothing move us like Citroën”, ovvero “Niente ci muove come Citroën”). In linea generale, possiamo dire che la Oli appaia più grande di quanto effettivamente non sia e ciò è causato dalle sue forme, che, come ci ha anche confermato il direttore del design Pierre Leclercq, sono motivate dalla precisa scelta di ignorare l’aerodinamica quasi completamente, per concentrarsi invece su altri aspetti per rendere efficiente l’auto, soprattutto la leggerezza. La Oli, infatti, pesa intorno alla tonnellata. Moltissime altre scelte sono dettate anche dal desiderio di declinare la filosofia alla base della già apprezzata Ami su un modello per il segmento superiore. Ecco, quindi, le portiere e l’apertura manuale dei finestrini, scelte che su qualsiasi altra auto sarebbero considerate dei difetti, ma che su questo prototipo acquisiscono un nuovo significato.

Citroen Oli - Nuovo logo

Responsabile e sostenibile

Un discorso a parte la meritano tutte le scelte fatte per rendere la Citroën Oli un’auto responsabile e sostenibile. I materiali scelti e le forme utilizzate, infatti, sono state preferite per la loro capacità di essere facilmente sostituite e riciclate, sia nel metodo classico che su un’altra auto. Sempre Leclercq, infatti, ci ha confessato che il suo sogno sarebbe che i progetti di una simile vettura potessero circolare liberamente online, così che chiunque sia in grado di usare un programma di scultura tridimensionale e abbia a disposizione una stampante 3D possa essere in grado di creare degli optional letteralmente da zero. Gli stessi materiali usati per la realizzazione della vettura rispondono a precise esigenze di leggerezza ed eco compatibilità: i sedili sono prodotti con stampa 3D e uno speciale schema a nido d’ape che ne ha consentito di diminuire i componenti fino all’80%. Noi ci siamo seduti a bordo per pochi minuti, quindi è difficile dare un giudizio sull’effettiva comodità, ma ci sbilanceremmo nel dire questi sedili hanno poco da invidiare a quelli classici di un’auto del medesimo segmento. Bisogna andare nel lusso per trovare di meglio. Il cruscotto, esattamente come sull’Ami, è spoglio, ma per la precisa scelta di lasciare che sia il nostro smartphone ad operare da sistema di infotainment. Al massimo si può investire per avere delle casse Bluetooth, ma questo è tutto. Anche qui, naturalmente, viene lasciato ampio spazio per la creazione di optional, anche di terze parti. Notiamo poi il pavimento, che forse nelle immagini si vede poco, ma è praticamente costituito dalla stessa gomma che troviamo sulle scarpe o sui palloni da basket. Una scelta fatta anche per renderli lavabili con facilità, al punto che è presente un tappo per far defluire l’acqua come avveniva sulla Mehari. Nascosta agli occhi, ma non per questo meno importante, è la nuova struttura di pannelli portiera e dell’abitacolo in generale, concepita per usare meno metalli possibile ed essere eccezionalmente più leggera, ma al tempo stesso solida. Pensate che il pianale del bagagliaio è costruito con uno speciale cartone super resistente e perfettamente riciclabile, mentre su cofano. Anche i cerchioni non sono in lega, ma sono costituiti da un particolare materiale ibrido a sua volta super leggero e coadiuvato dagli speciali pneumatici Goodyear Eagle Go, appositamente studiati per il progetto. Le sole ruote consentono di risparmiare ben 6 kg di peso vettura rispetto a quelle normali in acciaio.

Citroen Oli - Abitacolo

Il motore elettrico promette molto

Ovviamente un prototipo come la Citroën Oli non poteva che essere dotata di un motore elettrico, che abbiamo visto in azione con un veloce giretto intorno al cortile dov’è avvenuta la presentazione. In questo particolare caso possiamo affidarci solamente ai dati ufficiali forniti dalla casa, che però sottolineano che grazie all’estrema leggerezza dell’auto, aiutata anche da una batteria molto più compatta e leggera, sia possibile aggirare anche azzardi aerodinamici come il parabrezza piatto e perfettamente verticale. Parliamo di un’unità da appena 40 kWh, molto inferiore rispetto ad altre elettriche in commercio, che però consente alla Oli di toccare un’autonomia massima di 400 km. La ricarica, invece, con la corrente continua può far passare l’auto dal 20 all’80% in appena 23 minuti. Insomma, un risultato ragguardevole, che ci piacerebbe poter sperimentare nella realtà.

Citroen Oli - Frontale

Ancora niente sul mercato

Questo, però, non sarà possibile. In quanto la Citroën Oli è solamente un prototipo e al momento non c’è alcun piano di metterla in produzione, anche se, come ci ha detto la direttrice prodotto e strategie Laurence Hansen, il piano del double chevron è già tracciato per i prossimi anni. Questo non significa che sanno esattamente cosa verrà sviluppato e come, ma che c’è una precisa filosofia e strada da seguire, di cui la Oli è solo uno dei primi passi. Anche perché l’ultimo obiettivo di questo prototipo è quello di rendere le auto elettriche abbordabili per tutti. Impresa non facile e ovviamente non c’è un prezzo per questa concept, ma sicuramente necessaria se davvero si vuole portare tutto il pubblico verso la mobilità elettrica.

Citroën Oli: Scheda Tecnica

Dimensioni: 4,20 m lunghezza x 1,90 m larghezza x 1,65 m altezza
Motore: Elettrico
Trazione: anteriore
Batteria: 40 kWh
Accelerazione: non disponibile
Velocità massima: non disponibile
Allestimenti: non disponibili
Bagagliaio: 1.050 mm lunghezza x 994 mm larghezza
Autonomia: circa 400 km
Prezzo: Non disponibile, prototipo

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