Codice della Strada: Renzi conferma l’introduzione del reato di omicidio stradale
Da 8 a 18 anni con ritiro definitivo della patente
Potrebbe arrivare presto il “sì” del governo all’introduzione all’interno del Codice della Strada del reato di omicidio stradale. Lo ha confermato lo stesso premier Matteo Renzi in un’intervista alla rivista Il Centauro, organo ufficiale dell’associazione Amici Polstrada. L’omicidio stradale è un provvedimento che viene indicato da più parti come un primo e importantissimo passo verso la responsabilizzazione dei guidatori nei confronti della guida sicura, che soprattutto nei giovani esige un tributo altissimo in termini non solo di sangue, ma persino di costi per lo Stato. Un problema di tutti, quindi.
Renzi ha dichiarato di aver cercato di spingere anche in passato verso l’introduzione di questo reato. Sia chiaro, però: non si parla semplicemente di incidenti che hanno conseguenze fatali solo per un tragico scherzo del destino. La questione riguarda soprattutto i colpevoli che si mettono alla guida sotto l’effetto di alcolici o, peggio ancora, di stupefacenti. Al momento il codice prevede l’omologazione di questo tipo di incidenti all’interno dell’ampia categoria dell’omicidio colposo, in altre parole non volontario. La pena per questo tipo di reato è compresa tra i 2 e i 10 anni di carcere, con la maggior parte dei processi che si concludono con l’assegnazione del minimo della pena. La guida sotto l’effetto di sostanze, però, non può essere ridotta ad una semplice “fatalità”.
Ecco che entra così in gioco il nuovo reato di omicidio stradale, previsto per chi provoca sinistri fatali a causa della propria coscienza alterata da sostanze. Le pene, in questo particolare caso, sono comprese tra gli 8 e i 18 anni e sarebbe previsto il ritiro definitivo della patente. Non manca chi si oppone a questa decisione, affermando che chi si trova in stato di ebbrezza non avrebbe la possibilità di scegliere o meno se mettersi alla guida, non essendo lucido nel prendere la decisione. Dimenticandosi forse che nella quasi totalità dei casi stiamo parlando di persone che scelgono preventivamente di bere mentre sono in giro con l’auto per divertimento. Quando si sceglie di bere o di utilizzare sostanze illegali, la lucidità di pensiero in teoria non manca.
Foto: Wikimedia Commons
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I dossi artificiali, i dissuasori di velocità, le strade sconnesse, i tombini sprofondati, le buche eccetera eccetera, questi si che sono reati di tentato omicidio. Ma dov’è la sicurezza stradale tanto decantata?