Corvette ZR1: particolare la sigla scelta per identificare il V8 6.2 litri
Talmente segreto che hanno camuffato le specifiche anche agli operai
Per questo prodigio dell’ingegneria americana molti si sarebbero aspettati un passaggio ad un più moderno V8 biturbo, ponendosi in linea con la maggior parte delle supercar europee, ma Chevrolet ha deciso di tenere fede alla sua tradizione, riproponendo forse uno degli ultimi e leggendari blocchi LS, in particolare LS5. Lo sviluppo di questo propulsore è rimasto particolarmente segreto negli ultimi anni, perché il produttore statunitense non voleva assolutamente che trapelasse alcuna notizia circa la potenza e le altre caratteristiche. Singolare inoltre il fatto che abbiamo deciso di chiamarlo con una sigla al quanto “colorata”.
Parlando con la stampa, pare che l’ingegnere capo di Chevrolet Tadge Juecther abbia affermato che in bella vista, sopra al compressore c’è scritto “BAS” e non Corvette ZR1, per ingannare gli stessi colleghi presenti sulla catena di produzione, simulando un possibile sistema di alternatori a cinghia, per altro presente sui propulsori diesel di GM. Per la piccola cerchia di esperti invece, BAS non stava per “Belt Alternator System” appunto ma sarebbe l’acronimo per “Big A ** Supercharger“, spiegato quindi il mistero.
Rispetto al compressore dell’ LT4, l’ LT5 è più grande del 52% e funziona a fianco di un nuovissimo corpo farfallato da 95 mm, sistema a doppia alimentazione e un albero motore modificato realizzato in lega ad alta resistenza. Questi componenti lavorano a fianco dello stesso blocco, testa, pistoni e bielle dell’LT4. Le cifre specifiche devono essere ancora confermate, ma si vocifera 765 CV e quasi 1000 Nm, abbastanza per spingere la ZR1 da 0 a 100 in meno di 3 secondi e farle raggiungere una velocità massima di quasi 340 Km/h.
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