Donald Trump: dazi sulle auto estere importate in America

Allo studio nuove misure di protezione dell'economia americana

Donald Trump starebbe pensando di imporre dazi doganali sulle auto estere di importazione al fine di favorire l'economia nazionale
Donald Trump: dazi sulle auto estere importate in America

Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, è in procinto di varare nuove normative anche per ciò che concerne il mondo automotive. In uno dei sui ultimi tweet, riportato in calce all’articolo, infatti, Trump ha letteralmente affermato: “Presto ci saranno grandi notizie per i nostri grandi lavoratori del settore. Dopo molti decenni di posti di lavoro persi a vantaggio di altri Paesi, avete aspettato abbastanza!”.

Con ogni probabilità, il riferimento è rivolto contro le case costruttrici straniere di auto e soprattutto contro le lussuose e blasonate vetture premium tedesche che affollano le strade americane. Non a caso, lo scorso mese, lo stesso Trump nel corso di un incontro con il suo omologo francese, Emmanuel Macron, non esitò ad affermare di voler tener fede alla sua politica di protezione interna anche al fine di “evitare alle Mercedes di sfrecciare lungo la Fifth Avenue a New York”.

A riportare le parole del Presidente americano è stata la rivista tedesca Wirtschaftswoche che si è limitata a citare le dichiarazioni di diversi diplomatici europei e americani che però hanno chiesto l’anonimato. Effettivamente, in tal contesto, Trump ha chiesto pochi giorni fa al segretario al Commercio americano, Wilbur Ross, di aprire un’inchiesta nel quadro della sezione 232 di una legge del 1962 sul commercio, proprio sulle importazioni di auto, camion e relative componenti negli Stati Uniti.

Nella fattispecie, Trump, ha motivato la sua richiesta adducendo motivi di protezione della politica economica nazionale: “Le industrie di base, che sono quelle dell’auto e delle componenti, sono cruciali per la forza della nostra nazione”. Il segretario al Commercio, Wilbur Ross, ha poi dichiarato al riguardo: “Ci sono elementi che suggeriscono che, per decenni, le importazioni dall’estero hanno eroso la nostra industria dell’auto domestica”.

Non è certamente un caso che lo stesso quadro giuridico sia già stato utilizzato per imporre dazi sulle importazioni di acciaio e di alluminio. Questo atteggiamento potrebbe portare a dazi del 25% sulla base dello stesso principio “di sicurezza nazionale” utilizzato per imporre dazi su alluminio e acciaio. Maggiori dazi potrebbero avere effetti particolarmente negativi per i produttori asiatici, come Nissan, Toyota, Hyundai e Honda, per i quali il mercato americano è fondamentale, ma soprattutto per le case costruttrici premium tedesche da sempre molto apprezzate sul mercato statunitense: dopo quello cinese, infatti, il mercato americano è il secondo più grande per le esportazioni di vetture premium e componenti tedesche.

Non si sono fatte attendere le prime reazioni. Come riportato da Il Sole 24 Ore, John Bozzella, Presidente del Global Automakers Group in rappresentanza dei produttori esteri presenti negli Stati Uniti, ha replicato così a Trump: “L’industria statunitense dell’auto cresce e brilla Azioni a base di dazi porteranno semplicemente a prezzi piu’ alti e ad una minore scelta per i consumatori”. A parte questo, c’è da dire anche che molte case costruttrici internazionali hanno un gran numero di impianti negli Stati Uniti dove producono vetture da esportare soprattutto in America: se la linea dura di Trump dovesse passare, che fine faranno queste fabbriche e i loro lavoratori? Sarebbe un problema non di poco conto anche per la stessa economia americana.

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