DR1, un nuovo modo di definire l’utilitaria

DR1, un nuovo modo di definire l’utilitaria

Chi l’ha detto che i marchi italiani sono sempre gli stessi? La popolarità dei modelli prodotti da DR, in collaborazione con la cinese Chery che produce le scocche di base assemblate in Molise, sta aumentando sempre di più e dopo il successo del SUV DR5 la casa italiana si è buttata sulle city car, proponendo la piccola DR1, futura sfidante della Fiat Panda.

I grandi fari, il musetto con la calandra a forma di trapezoide e i cerchi in lega da 15 pollici caratterizzano la prima vista di questo nuovo gioiellino di casa nostra. Le sue dimensioni contenute ne fanno il mezzo ideale per circolare in città, anche nelle più affollate, garantendo possibilità di parcheggio e manovra insperate fino a poco tempo fa.

Il motore offerto è un 4 litri 16V da 1,3 litri che sviluppa 83 CV di potenza a 6.000 giri ed è proposto nelle sue varianti a benzina, GPL e in futuro si aggiungerà anche il metano. I consumi sono notevoli, assestandosi sui 5,8 litri ogni 100 km, mentre l’accelerazione garantisce di passare da 0 a 100 km/h in 12 secondi con una velocità di punta di 156 km/h. Ovviamente grande attenzione è stata prestata anche all’aspetto ecologico. Col motore a benzina le emissioni di CO2 sono di soli 140 g/km, mentre con il GPL si arriva a 112 g/km.

Il prezzo chiavi in mano è di 9.330 € per la versione a benzina e di 11.330 € per quella ibrida a GPL.

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4 commenti

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  • gege ha detto:

    http://www.lamiadr.blogspot.com

    Leggete l’ esperienza ultra negativa di mio padre con la dr5 comprata dall’Iper di Ortona ( ch) . Leggete quante volte ha avuto problemi, quante officine ha conosciuto. Tutto documentato tramite certificati di ricovero dell’auto . Saluti

  • Salvatore ha detto:

    “Il motore offerto è un 4 litri 16V “: non mi sembra tanto economica 🙂 Volevate scrivere 4 cilindri?

  • Dumarest ha detto:

    La linea non sembra male, anche se gli interni non mi piaccinio proprio.
    Data la categoria della vettura un certo grado di spartanità è ammissibile, tuttavia gli strumenti a centro plancia non li sopporto proprio.
    Il prezzo non mi sembra tanto più economico di C1/Aygo, Panda e i10 varie, è vero che l’auto è ben accessoriata, ma servono davvero tutti gli amenicoli su una citycar?
    La differenza di prezzo tra versione benzina e gas non la si recupera mai, senza incentivi.
    Consumi e prestazioni non mi sembrano niente di eccezionale, non la vedo bene su un mercato che offre valide alternative.

  • Michael 1963 ha detto:

    Trovo molta simpatia per quelli della DR! Sono riusciti ad “inventarsi” il DR5, un Suv italiano ma che attinge molto dalla Cina, mentre ora continuano con la DR1. Si stanno facendo notare in tutta Italia e spero che riescano nel loro intendo: quello di proporsi come costruttori di auto, attingendo molto dal mercato oggi più dinamico e prolifico, quello cinese.
    BUON NATALE 2009 A TUTTI!

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