DS N.8: prima PROVA SU STRADA della nuova ammiraglia elettrica [FOTO e VIDEO]
Lussuosa e con tanta autonomia
La nuova DS N.8 sarà, come spesso capita alle ammiraglie, il biglietto da visita per il futuro del marchio francese. Prima di tutto per il nome, in quanto quel “Numero” che viene aggiunto prima del numero del modello vero e proprio, vorrà seguire le stesse orme già percorse dal “Classe” di Mercedes e dal “Serie” di BMW. Le novità, però, non finiscono qui: lo stile estremamente elegante della casa, l’ormai celebre “savoir faire alla francese”, punta ad una platea di pubblico ben precisa e questo SUV-Coupé di segmento D vuole essere il capostipite di un genere di auto scelta da professionisti, dirigenti e flotte aziendali di pregio, nel mondo del lusso e dell’esclusività. L’abbiamo provata per la prima volta lungo le strade al confine tra Svizzera e Francia, partendo da Ginevra, e queste sono le nostre prime impressioni a caldo.
Un design senza compromessi
Avere un “nome di gamma” riconoscibile come le tedesche è davvero l’unico accenno di imitazione che questa DS N.8 offre a chi la guarda. Per il resto stiamo parlando di un mezzo che, se già era estremamente eccentrico e originale di suo, ora lo è ancora di più. In nome delle forme nette e precise del diamante, dalla sua nascita uno dei simboli più iconici di DS, anche la N.8 si presenta con forme incredibilmente taglienti, geometriche e aggressive, pur conservando accenni di morbidezza ed eleganza. Questo è evidente nelle colorazioni, perché oltre alle cinque varianti a disposizione (Blu Topazio, Grigio Palladio, Bianco Alabastro, Grigio Cristallo perlato e Nero Perla), è anche possibile in optional uno speciale cofano bicolore che rimanda ad alcune delle più prestigiose auto di lusso del mondo, come Rolls e Maybach. Ovvio, per ora la DS non può per forza di cose puntare a certi colossi, ma i contenuti ci sono, è innegabile.
La DS N.8 è disponibile in tre diverse varianti: il modello di accesso Pallas, il popolarissimo Étoile e infine il top di gamma, che dopo i modelli dedicati ad Antoine de Saint-Exupéry ora è dedicato allo scrittore Jules Verne, la cui firma svetta orgogliosamente sul logo dedicato sopra al cofano. La silhouette della vettura è, nonostante le forme aggressive e taglienti, un palese SUV-coupé, abbandonando quindi la tradizione dell’ammiraglia berlina (al punto che lo stesso Presidente Macron ne ha una a disposizione, personalizzata da DS per l’occasione e che potete vedere nella foto sopra e nella galleria dedicata). Le sue dimensioni, comunque, sono ragguardevoli: lunghezza da 4,82 m, larghezza da 1,9 m, altezza da 1,58 m e passo da 2,9 m, con un’altezza da terra da 155 mm e persino dei notevoli angoli d’attacco da 14,5° sul frontale e da 17,7° sul posteriore (non che ci si voglia fare fuoristrada, ma chi entra ed esce dalle rampe carrabili sa di cosa parliamo). Ne deduciamo che lo spazio a disposizione non manca, in particolare per quanto riguarda il bagagliaio, che parte da un minimo di 620 litri e, abbattendo i sedili posteriori, tocca un apice di 1.834 o 1.873 litri, a seconda che si scelga la trazione integrale o anteriore. Si tratta di uno dei bagagliai più ampi e capienti del suo segmento e solamente l’enorme Tesla Model Y le impedisce di essere “best in class”.
Interni originali, ben curati, ma non eccessivi
Gli interni sono molto particolari e potrebbero anticipare un certo cambio di stile all’interno del marchio. Detto questo, la DS N.8 è assolutamente una vettura degna della storia della casa francese, soprattutto per quanto riguarda i materiali. Parliamo di Alcantara, ovviamente, oltre a pelle Nappa conciata con foglie di ulivo. Entrambi questi materiali sono in versione ecosostenibili, compreso l’Alcantara che è composto al 68% da scampoli riciclati. Il tutto è impreziosito da inserti Clous de Paris, cuciture perlate e rivestimenti finemente curati. Certo, per avere questo livello di ricercatezza bisogna almeno partire dall’allestimento Ètoile, dato che il Pallas alla base è decisamente meno ricco e presenta alcune plastiche che stridono con l’ambiente premium che si vuole creare. Quest’auto, però, è dedicata ad una fascia medio-alta del mercato, per cui difficilmente questo tipo di pubblico si accontenterà della versione di ingresso, se non in rari casi dedicati soprattutto alle flotte. In compenso il top di gamma, il già citato Jules Verne, presenta rivestimenti tematici in alluminio spazzolato e uno speciale Alcantara blu “Eterno” con ritagliate le sagome della terra e della luna, come omaggio al noto romanzo “Dalla Terra alla Luna” dello scrittore francese. Il volante è destinato a suscitare qualche discussione: se da una parte la sua particolare forma a X risulta originale e di alto design, il suo utilizzo comporta la perdita del supporto per le mani sulle razze, solo parzialmente recuperato dalla sua forma ergonomica. Senza contare che la forma a X, durante la nostra prova, ci ha giocato qualche scherzo ottico fastidioso, che però siamo sicuri che con l’abitudine sono destinati a sparire.
Il sistema di infotainment è di ottimo livello, con ben due display uniti da un unico pannello di vetro. Il quadro comandi presenta una diagonale 12,25 pollici, superiore alla media, ed è anche personalizzabile a seconda delle esigenze, navigatore compreso. Accanto a lui, però, troviamo il vero protagonista, ovvero il pannello centrale da 16 pollici di diagonale, ma con una forma molto allungata, in modo da ricreare un ambiente simile ad uno smartphone più che ad un computer. Il software installato è il nuovo DS Iris 2.0, ovviamente compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, anche senza fili. Non è previsto il terzo schermo per il passeggero, che su un segmento premium ormai iniziamo un po’ ad aspettarci, almeno tra gli optional. In compenso si può godere di un head-up display decisamente grande e leggibile. Il tunnel centrale presenta una scelta particolare: è diviso in due ponti, con quello superiore che comprende la piastra per la ricarica a induzione, il cambio monomarcia con i vari pulsanti per le opzioni di guida, e infine un ampio spazio lasciato solamente ad una decorazione stellare. I portabibita si trovano sul ponte inferiore (una scelta che con le sempre più diffuse borracce termiche potrebbe creare un problema in altezza), insieme alle prese USB e ad uno spazio svuotatasche. Bello il bracciolo centrale, che oltre ad aprirsi a libro, nasconde al suo interno un preziosissimo (soprattutto d’estate) scomparto refrigerato. Segnaliamo, infine, i sedili anteriori Lounge, riscaldabili e ventilati, che includono al loro interno una chicca solitamente riservata alle vetture cabrio: la Neck Warmer DS, ovvero il getto d’aria calda verso la nuca, per un maggiore comfort. Il passo lungo garantisce anche molto spazio per i passeggeri della panca posteriore. Da segnalare anche l’eccellente sistema audio, curato come al solito dalla francese Focal.
Lusso 100% elettrico
La DS N.8 è disponibile unicamente con la motorizzazione elettrica, per quanto in diverse configurazioni e autonomie. In totale ne abbiamo tre: la prima, quella di attacco, presenta un motore da 230 CV di potenza e trazione anteriore, con autonomia massima fino a 550 km. Poi troviamo la versione sempre a trazione anteriore, ma da 245 CV, che è quella che presenta il valore massimo dichiarato di autonomia grazie alla tecnologia Long Range, ovvero 750 km, anche qui superiore a tutte le concorrenti tranne Tesla (ovviamente dichiarati sul ciclo misto WLTP e da verificare in un Com’è & Come Va). Il top di gamma è la versione a trazione integrale, che presenta una potenza da ben 350 CV e un’autonomia comunque validissima da 664 km. Nonostante il peso aggiuntivo, questa versione presenta i migliori risultati dal punto di vista dell’accelerazione, con uno 0-100 completabile in 5,4 secondi. Nella media le prestazioni di ricarica: fino a 160 kW con corrente continua, può recuperare circa 200 km in 10 minuti e completare il 20-80% in circa 27 minuti. Il caricatore trifase da 11 kW per la ricarica casalinga (la più conveniente) è fornito di serie.
Prime impressioni di guida
Abbiamo percorso con la DS N.8 qualche centinaio di chilometri lungo le strade sul confine tra Svizzera e Francia, all’altezza di Ginevra (in nome di vecchi ricordi da Salone dell’Auto). Senza alcun dubbio stiamo parlando di una vettura molto comoda, pensata per viaggi lunghi e per un certo livello di raffinatezza e di clientela. Non parliamo di sicuro di una vettura per i grandi volumi. Detto questo, l’ammiraglia di DS si comporta benissimo. Non è troppo sportiva, nemmeno nella versione integrale da 350 CV e con Drive Mode Sport, e questo è un po’ un peccato, ma a parte questo dettaglio è incredibilmente docile e silenziosa. L’integrale è dotata di serie delle sospensioni predittive (DS Active Scan Suspensions), ovvero di sospensioni dotate di sensori per interpretare in tempo reale e in anticipo il manto stradale, così da creare il famoso effetto “tappeto volante”, un nome molto elegante per indicare un effetto di sospensione e morbidezza della vettura che abbiamo già molto apprezzato negli ultimi anni. DS fu una delle prime case generaliste ad adottare questa tecnologia (in passato era stato fatto poco e solo su vetture di fascia altissima, tipo la Mercedes Classe S del 2013). Confermiamo qualche dubbio sul volante: bellissimo da vedere, necessita di tempo per abituarsi ad usarlo. La visibilità della vettura è eccellente e il peso, anche sulla versione più potente, quasi non è percepibile.
Naturalmente a livello di aiuti alla guida (ADAS) siamo pienamente sul livello 2 di guida semi-autonoma. Troviamo il cruise control adattivo, il controllo attivo della corsia, la frenata automatica di emergenza fino a 80 km/h, il controllo dell’angolo cieco, i sensori con visuale notturna capaci di percepire auto, pedoni e ciclisti. In linea generale tutti questi sistemi si sono rilevati molto dolci e non invasivi ad un primo approccio, quindi portando il concetto di guida semi-autonoma ad un ottimo livello, senza strappare di mano il volante al guidatore.
Quando arriva e quanto costa
La DS N.8 ha già iniziato la sua produzione presso lo stabilimento di Stellantis a Melfi (PZ). Le prime consegne sono previste per dopo l’estate. Per quanto riguarda i prezzi, si parte da un modello di attacco (allestimento Pallas con motore da 230 CV e trazione anteriore) di 58.900 €. Il top di gamma, invece, ovvero la Jules Verne integrale con motore da 350 CV, parte da 80.240 €.
DS N.8: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 482 cm; larghezza 190 cm; altezza 158 cm; passo 290 cm
Carrozzeria: SUV-coupé su piattaforma STLA Medium
Motori: elettrici da 230, 245 e 350 CV
Trazione: anteriore e integrale
Cambio: monomarcia
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 5,4 (integrale Long Range)
Velocità massima: 190 km/h (autolimitata)
Allestimenti: Pallas, Etoile, Jules Verne
Numero di posti: 5 posti
Bagagliaio: da 620 a 1.873 litri
Autonomia elettrica: 750 km (motore da 245 CV trazione anteriore)
Sicurezza: cruise control adattivo, controllo corsia attivo, angolo cieco, HUD, frenata di emergenza, visione notturna, ADAS di Livello 2
Prezzo: Da 58.900 €
Seguici qui