Emergenza smog in Lombardia: piano di intervento in 10 punti stilato da ANCI e comuni

Intanto le PM 10 continuano a salire anche con il blocco del traffico

Smog a Milano - Nessuna diminuzione del livello di polveri sottili inquinanti nell'aria di Milano che invece continuano a salire dopo il primo giorno di blocco totale delle auto che andrà avanti fino a domani. Per affrontare l'emergenza i comuni lombardi e l'Anci Lombardia hanno redatto un piano in dieci punti che sarà sottoposto domani all'attenzione del Governo.
Emergenza smog in Lombardia: piano di intervento in 10 punti stilato da ANCI e comuni

Mentre a Milano oggi è il secondo, dei tre programmati, giorno di blocco delle auto dalle 10 alle 16 e a Roma si va avanti con la circolazione a targhe alterne, l’emergenza smog non si attenua, ma diventa ancora più impellente in particolare nell’hinterland milanese. Il blocco totale della circolazione ha riguardato non solo il comune di Milano ma anche molti di quelli limitrofi alla metropoli tra i quali Settimo Milanese, Rho, Cernusco sul Naviglio, Sesto San Giovanni, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Cormano, Cinisello Balsamo, Bresso, Cesano Boscone, Buccinasco e Corsico.

La misura del divieto di circolazione alla auto nelle sei ore centrali della giornata non ha portato finora ai risultati sperati, visto che i dati delle centraline Arpa di Milano nella giornata di ieri, primo giorno di blocco, non hanno fatto registrare nessuna diminuzione del livello delle polveri sottili PM10 che continuano a restare sopra la soglia di sicurezza e che sono addirittura aumentate rispetto al giorno precedente al blocco totale delle auto. In più anche le previsioni non giocano a favore di un abbassamento delle PM10 dato che almeno fino a capodanno sul capoluogo lombardo non sono previste piogge.

L’emergenza smog, priorità da affrontare in tempi rapidi, è stata al centro del vertice ad hoc che si è tenuto ieri in Regione Lombardia al quale hanno preso parte ANCI Lombardia, Regione e i rappresentanti dei comuni lombardi. L’obiettivo dell’incontro era di definire un piano di proposte pratiche da sottoporre all’attenzione del Governo, al quale si chiederà un intervento urgente, nell’incontro che si terrà domani mercoledì 30 dicembre.

I comuni e ANCI Lombardia hanno sintetizzato in dieci punti le proposte per cercare di porre rimedio all’emergenza sulla qualità dell’aria:

1 – Coordinamento delle Regioni della Pianura padana per azioni di emergenza e interventi a lungo termine;

2 – Provvedimenti d’emergenza già definiti che scattino automaticamente dopo un periodo definito di sforamento dei limiti e abbassamento delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati;

3 – Ripristino integrale delle risorse per il trasporto pubblico locale e certezza dei fondi regionali e nazionali da investire per i prossimi 5 anni;

4 – Rinnovo del parco treni locali con parte delle risorse della privatizzazione delle ferrovie;

5 – Stabilire una data che vieti definitivamente la circolazione dei veicoli euro 0,1, 2 e 3 diesel, e successivamente anche euro 4 diesel, con incentivi e agevolazioni, oltre a sgravi sul bollo, per i mezzi meno inquinanti;

6 – Fissare una data entro il quale sarà obbligatorio sostituire le caldaie più inquinanti pena il divieto di accensione;

7 – Finanziare e realizzare le infrastrutture del trasporto pubblico locale previste nei piani regionali e locali entro i prossimi 5 anni;

8 – Trasferimento degli incentivi dell’autotrasporto merci al trasporto merci su ferrovia;

9 – Perseguire l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata con sanzioni e sostituzione dell’illuminazione pubblica con luci a LED entro i prossimi 5 anni;

10 – Realizzazione entro 30 mesi di un efficiente rete di ricarica elettrica a livello regionale che spinga verso la conversione elettrica della mobilità e incentivi per chi va a lavoro in bici così come già accade in Francia.

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