Ergastolo della patente per chi uccide sotto effetto di alcool o droghe

Ancora troppo alto il numero di incidenti mortali per guida in stato di alterazione psico-fisica

Un nuovo passo in avanti per cercare di diminuire le vittime di incidenti stradali causati da chi si mette al volante sotto l'effetto di alcool o droga. Grazie all'emendamento alla proposta di legge per la modifica del codice della strada, è stato finalmente introdotto il reato di omicidio stradale
Ergastolo della patente per chi uccide sotto effetto di alcool o droghe

L’ergastolo della patente è sempre più vicino dopo il via libera della Camera ad ottobre, con la questione che ora è passata nelle mani del Senato. Coloro che si mettono al volante sotto l’effetto di alcool o droghe e che causano la morte di altri innocenti, al volante o a piedi, non rimarranno più a lungo impuniti. Diventa sempre più concreto quindi il reato di omicidio stradale, grazie all’emendamento alla proposta di legge per la modifica del codice della strada, depositato dal relatore della commissione Trasporti Michela Meta (Pd).

“Quando la revoca della patente di guida è disposta per il conducente che ha commesso il reato di cui all’articolo 589, terzo comma, del Codice penale (omicidio colposo in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica) il soggetto non può conseguire una nuova patente di guida. Nel caso in cui il conducente che ha commesso il reato non sia provvisto di patente, non può conseguirla», è quanto riportato nel testo.

Niente più patente quindi per coloro che uccidono dopo essersi messi alla guida ubriachi o sballati. Purtroppo il numero di vittime sulle strade è ancora troppo elevato e si spera che un simile deterrente possa funzionare nel modo giusto, portando a zero i decessi per guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Rispetto a un tempo sono già stati fatti diversi passi in avanti per la diminuzione degli incidenti ma c’è ancora molto da fare.

“Il numero di incidenti stradali mortali è molto diminuito con l’introduzione della patente a punti, ma è un numero ancora troppo alto e dobbiamo fare in modo che scendano le statistiche”, ha spiegato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, parlando di sicurezza stradale di fronte a trecento ragazzi delle scuole di Scampia.

Le vittime di incidenti stradali nel 2013 sono state 3.385, mentre nel 2012 se ne contavano 3.753, ma “siamo ancora il Paese col maggior numero di vittime in tutta l’Europa dei 28″, ha aggiunto Giordano Biserni, presidente dell’Asaps(associazione sostenitori e amici Polstrada), che monitora i dati sulla mortalità delle strade italiane.

Il nuovo emendamento aggiunge un comma all’articolo 219 del Codice della strada sulla revoca della patente, recependo il parere della commissione Giustizia, incidendo inoltre sull’articolo 187 del Codice della strada (Guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti) e sul 589 del Codice penale, dove la formula “in stato di alterazione psico-fisica dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope” è stata sostituita con quella “in stato di alterazione psico-fisica causata dall’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope”.

A differenza dell’alcool infatti, che viene smaltito velocemente dal nostro organismo, se si assumono stupefacenti il nostro corpo ne mantiene le tracce anche dopo diverso tempo e, anche se lo stato di alterazione psico-fisica al momento dell’incidente si fosse ormai esaurito, il soggetto risulterebbe comunque positivo a un eventuale test per l’assunzione di sostanze di questo tipo.

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