Europa in ritardo sul battery swapping: l’esempio di NIO in Cina
Battery swapping vs ricarica: la strategia di NIO e la sfida europea
NIO accelera l’espansione della sua rete di stazioni di scambio batterie, superando quota 2.900 in Cina. L’azienda ha recentemente inaugurato la sua 2.900esima stazione a Sanmenxia, nella provincia di Henan, un passo cruciale nel suo progetto “Power Up Counties”. Questo ambizioso piano mira a coprire oltre 2.300 contee in 27 province entro la fine del 2025, con l’obiettivo di raggiungere tutti i comuni cinesi con la sua rete di ricarica entro giugno 2025.
Dal 2023, NIO ha aggiunto 589 nuove stazioni, un numero inferiore rispetto all’obiettivo iniziale di 1.000 per il 2024. Nonostante questo leggero rallentamento, l’azienda ha centrato l’obiettivo per il sub-brand Onvo, aggiungendo 80 stazioni di scambio in una sola settimana, portando il totale a 1.000, in concomitanza con il lancio del SUV elettrico Onvo L60, di cui sono già state consegnate oltre 20.000 unità nei primi 100 giorni.
Ricarica e Swap
NIO non si limita allo scambio batterie, ma gestisce anche un’imponente infrastruttura di ricarica con 2.545 stazioni dotate di 11.740 colonnine rapide e 1.672 stazioni di ricarica di destinazione con 13.042 colonnine. L’introduzione della quarta generazione di stazioni di scambio batterie rappresenta un’altra importante novità: queste stazioni sono compatibili nativamente con i veicoli Onvo, mentre le versioni precedenti richiedono aggiornamenti per ottenere la stessa interoperabilità.
La concorrenza nel settore non sta a guardare: Li Auto, competitor diretto di NIO, ha recentemente attivato la sua 1.500esima stazione di ricarica, portando il totale a 1.518, con 714 stazioni lungo le autostrade e 786 in aree urbane. Tuttavia, Li Auto è ancora indietro rispetto ai suoi obiettivi di 2.000 stazioni entro la fine del 2024 e 5.000 entro il 2025.
Europa, svegliati!
Il “battery swapping” emerge come una soluzione valida ai problemi di ricarica dei veicoli elettrici, come i lunghi tempi di attesa. In Europa, dove al momento non esiste un’infrastruttura simile su vasta scala, questa tecnologia potrebbe guadagnare terreno se dimostrasse vantaggi pratici ed economici. Per lo sviluppo del battery swapping, è fondamentale una sinergia tra governi, produttori di veicoli e altre parti interessate. Al momento pura utopia.
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