Faib preoccupata dalla crisi di governo: ristori e riforma del settore sempre più urgenti

A rischio il lavoro fatto col Mise sull'apertura del tavolo di settore

L’incertezza politica nella quale è piombato il Paese con l’apertura della crisi di Governo non può che destare preoccupazioni e timori, come se già non bastassero quelli derivanti dall’attuale situazione in piena pandemia, fra operatori economici e associazioni di categorie.

Tra queste sono forti le preoccupazioni espresse dalla Faib, Federazione Autonomia Italiana Benzinai, in occasione della riunione avvenuta qualche giorno fa per discutere del Tavolo ministeriale, delle richieste dei ristori, degli effetti del prolungamento dello stato di emergenza sul settore, della rete autostradale e di molte altre questioni aperte. 

Urgenza di ristori e riforma

Il presidente della Faib, Landi, ha parlato della forte preoccupazione per la crisi di Governo in atto che, a suo dire, rischia di bruciare il lavoro fatto con i rappresentanti del Mise per l’apertura del tavolo di settore. Landi si auspica che si possa uscire quanto prima da questa situazione di incertezza politica senza troppe ripercussione per il comparto da lui rappresentato, dando atto a interventi urgenti in tema di agenda di settore (ristrutturazione della rete, illegalità fiscale e contrattuale, nuovi contratti, ecc.) e ristori per la categoria

Gli accordi con le compagnie

Altra questione che è tra le priorità della presidenza della Faib è quelle degli accordi straordinari di contrasto al Covid-19 con le compagnie. Mentre Eni e Q8 hanno già rinnovato l’Accordo speciale c’è ancora da lavorare per trovare l’intesa con Ip ed Eg. Faib fa poi un discorso a parte per Tamoil che viene additata, da parte della Federazione benzinai, di aggirare le norme di settore sull’obbligatorietà della contrattazione economica e normativa delle gestione a marchio. Per tale motivo la Faib rinnova l’appello ai soggetti di vigilanza a intervenire per porre fine a tale pratica scorretta. 

Il problema della gestioni autostradali

Sulle autostrade Faib continua a ribadire la situazione di insostenibilità delle gestioni, soprattutto in una prospettiva in cui la pandemia non accenna ad allentare ed anzi vede continuamente prorogare lo stato d’emergenza e le conseguenti limitazioni alla mobilità. In un quadro così problematico, la Faib chiede di fermare per due anni i rinnovi delle concessioni e avviare una seria ristrutturazione, oltre ad annunciare che in mancata di risposte celeri su questo fronte la categoria è pronta a riprendere la mobilitazione.

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