Federmetano chiede il riconoscimento “zero carbon” per il biometano

La sua crescita è centrale nelle politiche europee e nazionali per la transizione energetica

Federmetano chiede il riconoscimento “zero carbon” per il biometano

Il biometano è cruciale per una mobilità sostenibile, riducendo le emissioni fino al 100% rispetto ai combustibili fossili. La sua crescita è centrale nelle politiche europee e nazionali per la transizione energetica, con obiettivi al 2030 di aumentare la produzione di oltre dieci volte. Questi aspetti sono stati analizzati nello studio “Le molteplici valenze del biometano per una mobilità sostenibile” presentato al convegno di Federmetano a Roma il 18 settembre.

Secondo Federmetano il biometano è cruciale per una mobilità sostenibile

Lo studio ha messo in risalto la significativa crescita nella produzione nazionale di biometano per trasporti, che nel 2022 ha raggiunto 232 milioni di metri cubi, pari al 5% della produzione totale UE e al 7% della produzione nazionale di gas naturale. Il numero degli impianti è aumentato notevolmente, passando da 7 nel 2017 a 114 nel 2024, con altri 210 in attesa di allacciamento. La maggior parte del biometano è prodotta dalla FORSU, seguita da scarti agricoli e industriali.

Il biometano può essere utilizzato come carburante per veicoli a metano senza modifiche a motori o infrastrutture. BioGNC e bioGNL possono rifornire veicoli esistenti, riducendo i costi della transizione e proteggendo l’occupazione nelle filiere. Nel 2023, il biometano ha sostituito il 50-60% del gas naturale fossile. In Italia, ci sono circa 1.592 stazioni di rifornimento GNC e 167 di GNL, con un parco circolante di 1,061 milioni di veicoli a gas naturale.

Lo studio RIE  ha evidenziato che per sfruttare appieno il potenziale del biometano in Italia, è necessario superare barriere normative e pianificare impianti e infrastrutture in modo coordinato. Il biometano può rapidamente contribuire alla transizione verso una mobilità sostenibile, con la possibilità di trasformare veicoli esistenti e utilizzare infrastrutture già in uso.

Dante Natali, Presidente di Federmetano, ha messo in evidenza come il biometano possa dare un contributo fin da subito alla transizione energetica, particolarmente nel settore della mobilità. Ha spiegato che le vetture a benzina, diesel o ibride possono essere convertite a biometano, anche grazie agli incentivi statali previsti, e utilizzare l’infrastruttura di distribuzione già esistente.

Federmetano

Federmetano propone incentivi come l’equiparazione ai veicoli elettrici, accesso alle ZTL, e agevolazioni fiscali. Inoltre, si richiede un riconoscimento europeo dei biocarburanti e un supporto per la filiera, con incentivi per il bioGNC e il bioGNL e l’ampliamento della rete distributiva.

Durante il convegno, all’esterno della sala convegni ACI sono state esposte due Fiat Panda Hybrid trasformate per funzionare a biometano. Questi veicoli fanno parte di una flotta di 11 Panda convertite a biometano in collaborazione con Ecomotive Solutions, destinate a diverse aziende associate a Federmetano. Nei prossimi mesi, questi veicoli saranno utilizzati su strada per testare la loro efficienza e i consumi.

Federmetano

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