Fermare lo stop ai motori termici del 2035: il PPE si muove e promette una proposta di legge ad hoc
Weber, leader del PPE: "Mossa necessaria a tutela dell'industria e dell'occupazione"
La discussione relativa alla revisione del bando alla vendita di auto nuove con motore a combustione fissato per il 2035 sembra assumere sempre maggiore urgenza e centralità a Bruxelles. Un ulteriore segnale arriva dalle parole di Manfred Weber, leader del partito popolare europeo (PPE), che punta alla revoca del divieto al 2035 previsto dal Green Deal.
Weber: “Gli errori ideologici devono essere corretti”
Weber, che guida il gruppo di centrodestra al Parlamento europeo, nonché partito più numeroso e sostenitore della “maggioranza Ursula”, ha affermato che presto presenterà una proposta di legge per cancellare il bando all’endotermico dal 2035 al fine di “tutelare l’industria e l’occupazione”. Parlando al quotidiano tedesco Welt, Weber ha spiegato che “gli errori ideologici della scorsa legislatura devono essere corretti”. Oltre alla revoca del phase-out, il PPE, ha aggiunto Weber, avanzerà anche una serie di proposte per il futuro del settore che prevedono l’istituzione di un’università virtuale dell’auto, l’utilizzo di “gigafabbriche di intelligenza artificiale” per lo sviluppo dei veicoli e la creazione di specifiche aree di test per la guida autonoma.
Il dietrofront del PPE
Le dichiarazione del leader del partito popolare europeo confermano l’ormai totale dietrofront rispetto a sei anni fa, quando il PPE era stato uno dei principali fautori del Green Deal europeo. Da allora, il partito guidato da Weber ha iniziato a rivedere la propria posizione, avviando una graduale retromarcia nel nome di una “neutralità tecnologica priva di pregiudizi” che ha ormai completato il suo percorso ed ha intrapreso l’inversione di rotta.
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