Ferrari Enzo: un’auto, un mito [VIDEO]

Non esiste bimbo nato negli anni ’90 che non abbia amato la Ferrari Enzo. Non esiste. Quando nel lontano 2002 venne presentata al Salone dell’automobile di Parigi fece subito strage di cuori, sia dei nostalgici (il nome Enzo è, senza dubbio, di grande impatto emotivo) sia di quelli meno appassionati al mondo dei motori. La Ferrari Enzo, rossa come la passione (solo 6 esemplari furono prodotti in argento metallizzato), fece innamorare. Allora come oggi.

Prodotta dal 2002 al 2004 in 399 esemplari (inizialmente dovevano essere 349… ma piacque troppo), monta un motore V12 di 65°, ovviamente aspirato e collocato in posizione centrale, di 6.0 litri, capace di erogare una potenza di 660 cavalli a 7800 giri/min. Telaio e carrozzeria in fibra di carbonio, freni in ceramica-carbonio e cambio a 6 marce sequenziale con paddle al volante. Il meglio che l’industria automotive potesse offrire nel 2002.
Grazie al peso di soli 1255 kg scatta da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi e raggiunge i 200 orari in meno di 10 secondi. I dati della casa riportano il valore della velocità massima a 350 km/h.

Non ha l’impianto stereo e neanche gli alzacristalli elettrici. In compenso, inserito nella parte superiore del volante, ha un indicatore che aiuta il pilota a capire quando è il momento giusto per cambiare marcia. Perché è un’auto che si ammira (da fuori) e si guida. Perché la melodia esce dagli scarichi.
Ferrari decise che il prezzo adatto a quell’auto poteva aggirarsi intorno ai 660.000 euro (praticamente 1000 euro a cavallo). Per poterne comprare una adesso sappiamo benissimo che quella cifra non basterebbe affatto.