Forlì: la Polstrada intensifica i controlli sulle cinture di sicurezza
Nel 2013 sono stati 55 i bambini sotto i 14 anni a perdere la vita in incidenti stradali
Quante volte vi è capitato di salire in auto senza allacciare la cintura, specialmente se viaggiate nei sedili posteriori – ritenendo erroneamente che in questo caso la percentuale di rischio sia minore rispetto al viaggiare davanti?
Una ricerca curata dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha rilevato che nel 2011 solo il 63% degli automobilisti ha indossato la cintura di sicurezza, mentre nei sedili posteriori lo stesso dato è stato addirittura pari al 10%. Una credenza errata è anche quella che nel caso in cui si debbano coprire brevi distanze si possa fare a meno della cintura.
Con questi dati preoccupanti alla mano, la Polstrada di Forlì ha deciso di intensificare i controlli sull’uso delle cinture, specialmente quelle posteriori, e sulle modalità di trasporto dei più piccoli.
“Non indossare la cintura di sicurezza – ha spiegato il dirigente della stradale di Forlì Michele Pascarella – costituisce un comportamento molto rischioso nella circolazione stradale: se usate correttamente infatti esse riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente”.
“Particolare attenzione – ha aggiunto Pascarella, ricordando inoltre come la cintura vada indossata specialmente se è attivo l’airbag – sarà dedicata anche al corretto trasporto dei bambini su seggiolini ed adattatori, fino all’altezza di 1,50 metri: nel 2013, secondo la rilevazione Aci-Istat, sono stati 55 i bambini sotto i 14 anni a perdere la vita in incidenti stradali e più di 12.000 quelli rimasti feriti”.
“Lo scopo è richiamare l’attenzione del mondo degli adulti alla massima responsabilità e alla scrupolosa osservanza di quanto previsto dalla specifica normativa – ha concluso il dirigente della Polizia Stradale di Forlì – Al fine di contrastare tale fenomeno sensibilizzando al riguardo tutti gli utenti della strada, saranno attivati mirati dispositivi in provincia con l’impegno di più pattuglie per posto di controllo”.
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