Forthing U-Tour 2025, PROVA SU STRADA della 7 posti dalla Cina [FOTO e VIDEO]
Sorprendentemente completa, ma con una grossa mancanza
Forse nel momento in cui scriviamo questa prova il nome Forthing non vi dirà moltissimo, ma si tratta di una delle case cinesi con più potenziale atterrate al momento sul mercato europeo e italiano. Certo, questa monovolume Forthing U-Tour che abbiamo potuto provare ha un pubblico ben specifico e non è forse una delle vettura con il livello di poliedricità più alto attualmente in circolazione, ma ha senza alcun dubbio delle potenzialità molto alte. Qualche difetto ereditato dalla differenza tra il mercato cinese e quello italiano ancora c’è, ma concentrandosi solo sui pregi abbiamo sicuramente a che fare con un prodotto decisamente promettente e che può contare sulla forza del colosso Dongfeng. Questo è in procinto di debuttare in Italia con una presenza decisamente forte, che comprenda non solo la vendita, ma anche l’assistenza al cliente e i pezzi di ricambio. Il pubblico italiano risponderà positivamente? In attesa di scoprirlo, iniziamo ad analizzare questo “MPV crossover”.

Parola d’ordine: tanto spazio
La Forthing U-Tour, come detto, è una monovolume, anche se la casa preferisce chiamarla MPV crossover, in quanto il suo design unisce elementi dei SUV con quelli della più classica monovolume. Le sue dimensioni, del resto, sono davvero notevoli: parliamo di una lunghezza di 4,85 metri, una larghezza da 1,9 metri, l’altezza arriva fino a 1,72 metri e il passo è di 2,9 metri. Non sorprende quindi che la sua capienza possa arrivare fino a sette passeggeri adulti, per quanto ci sia ancora la possibilità di averne solo cinque per poter sfruttare al massimo il bagagliaio. Se si sceglie di avere sette posti a sedere, il vano è ovviamente molto sacrificato, ma nonostante questo rimane perfettamente in linea con le medie di segmento, con 234 litri di capienza (un paio di piccoli trolley, per capirci). Già con i cinque posti ci si alza notevolmente, arrivando a circa 793 litri stimati (uno spazio sufficiente per 4-5 valigie o una spesa completa). Infine, con tutti i sedili abbattuti e solo i posti davanti utilizzabili, tocchiamo un apice di ben 2.032 litri, quasi come un piccolo veicolo commerciale o per una gita in certi negozi svedesi di mobili da montare. Non è la best in class del mercato italiano, ma si piazza comunque tra le prime posizioni e di sicuro non la si può definire “poco capiente”.

Dal punto di vista estetico, la prima cosa che salta all’occhio è ovviamente l’enorme griglia anteriore con design a clessidra e un forte impatto tridimensionale, decisamente moderna e alla moda (in particolare per i marchi asiatici, ma pure quelli europei non si astengono). Il logo Forthing, che imparerete a conoscere, fa bella mostra di sé al centro e viene decorato ulteriormente dai fari anteriori a LED con stile a boomerang, che possono tra l’altro godere della tecnologia di correzione automatica dell’assetto. A livello del paraurti troviamo una serie di prese d’aria e i sensori per il parcheggio, molto ben mimetizzati per non rovinare l’aspetto esterno. La fiancata sottolinea ancora di più le superfici pulite, che non esagera con le nervature, ma si basa su finiture cromate e passaruota arrotondati. Le maniglie sono in tinta con la carrozzeria, per non risaltare troppo, mentre la superficie vetrata è decisamente ampia e contribuisce ad alleggerire lo stile e ad aumentare la luminosità interna. Arrivando sul retro troviamo dei fari a Led orizzontali collegati da una fascia luminosa continua, seguendo così la moda europea. Il portellone è ampio e si apre completamente in verticale, sia con aiuto elettrico che gestuale.

Abitacolo curato, ma con qualche grave mancanza
Lo spazio del Forthing U-Tour rimane decisamente ampio anche all’interno dell’abitacolo e nella zona abitativa. Il passo molto lungo (circa 2,9 metri) permette di stare quasi come su un bus di lusso, con sedute decisamente comode e personalizzabili (la seconda fila, per esempio, scorre su binari e si adatta ad ogni esigenza). I sedili frontali sono naturalmente i più curati: riscaldabili e ventilati, quello del guidatore è regolabile elettricamente e anche quello del passeggero è personalizzabile. La plancia è molto curata e dotata di materiali belli alla vista e in alcuni frangenti anche al tocco. Certo, non bisogna paragonare la dotazione ai marchi premium europei, altrimenti si rischia di rimanere molto delusi. A dominare è il sistema di infotainment, che prevede un quadro strumenti da 10,25 pollici e, soprattutto, un grande schermo centrale touchscreen da 10,25 pollici. Qui, però, troviamo forse la “grana” più importante dell’interno, ovvero il fatto che nel momento in cui scriviamo la U-Tour non ha in dotazione Apple CarPlay e Android Auto, nemmeno via cavo. Il mirroring si può fare solamente tramite un sistema CarbitLink, che copia perfettamente lo schermo del telefono, ma per questo motivo richiede che esso rimanga acceso e in posizione orizzontale. Considerando la forma originale delle bocchette per l’aria, è stato ricavato un piccolissimo supporto centrale per agganciare un portatelefono, che costringe però a tenerlo sempre in verticale. Insomma, ci auguriamo che arrivi quanto prima un aggiornamento per questo sistema che rimedi alla mancanza, perché così gli utenti interessati al lato tecnologico della vettura potrebbero rimanere più che scottati. Gli allestimenti disponibili sono, in pratica, la versione da 5 posti e quella da 7 posti, senza un particolare nome commerciale che li distingua.

Sì, c’è anche il GPL!
Passiamo ora alle note più interessanti del Forthing U-Tour, ovvero i motori. Ne sono disponibili due per il mercato italiano, ovvero un benzina e la sua versione GPL (che da noi attirerà più di uno sguardo). Dovrebbe arrivare in futuro anche una versione ibrida elettrificata. Quella a nostra disposizione per la prova, che è anche la base del sistema bifuel a GPL, è la benzina dotata di un TGDI quattro cilindri da 1.5 litri, con una potenza dichiarata di 177 CV e una coppia massima di 285 Nm, disponibile tra i 1.500 e i 4.000 giri al minuto. Il tutto è controllato da un cambio automatico a doppia frizione DCT a sette rapporti. Il suo consumo medio dichiarato è di 7,5 litri ogni 100 km, quindi circa 13 km al litro secondo il ciclo combinato europeo WLTP.
Si tratta di un motore di derivazione Mitsubishi, che si comporta piuttosto bene, così come il suo cambio automatico, fluido e senza sbalzi di potenza fornita. Ciò che più abbiamo apprezzato è stato senza dubbio la silenziosità, che considerate la forma e la stazza del mezzo non era scontata. Anche le sospensioni sono ben calibrate, contribuendo a creare un’esperienza di guida molto tranquilla e incentrata sulla comodità. Senza dubbio ideale per le lunghe trasferte con bagagli e famiglia al seguito. Certo, questo significa anche che la risposta dell’acceleratore e del volante non saranno sicuramente immediate come accadrebbe su una vettura più aggressiva. In generale il peso della vettura (tra 1,7 e 1,8 tonnellate) schiaccia le prestazioni e per quanto in condizioni favorevoli si possa arrivare decisamente vicini al dichiarato, un guidatore che non fa troppa attenzione dovrebbe assestarsi a nostro giudizio tra i 9 e i 10 litri/100 km, quindi tra i 10 e 11 km al litro (soprattutto con la versione da sette posti).
La Forthing U-Tour è dotata di tutta la tecnologia necessaria per registrarsi sul livello 2 di guida semi-autonoma. Abbiamo il cruise control adattivo con radar e mantenimento della distanza, la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento automatico della corsia, la telecamera a 360° per il parcheggio, i sensori per la pressione degli pneumatici e l’assistenza per la partenza in salita e discesa. Quindi stiamo parlando di un pacchetto decisamente ampio e completo, al passo con i tempi. In linea di massima stiamo parlando di una dotazione decisamente interessante per il prezzo proposto.

Ottimo prezzo, ma occhio ai ricambi
Il prezzo a cui è offerta la Forthing U-Tour (aggiornato a novembre 2025) è decisamente interessante. Non è forse la sette posti più conveniente del mercato (quella è la Dacia Jogger), ma in questo caso vince sulle dotazioni, nonostante alcune mancanze a cui dovrà per forza trovare rimedio in tempi brevi (per il pubblico moderno la mancanza di Apple CarPlay e Android Auto non è un dettaglio, ma una goffa palla in curva con portiere a terra e porta vuota). Rispetto a molti concorrenti con lo stesso livello di dotazioni, la U-Tour riesce ad essere il modello con il miglior rapporto qualità/prezzo. Si parte da un prezzo di listino base di 33.900 €, a cui aggiungere ulteriori 1.000 € per la versione a 7 posti. Il GPL, invece, parte da 35.500 €. È possibile risparmiare qualche migliaio di euro andando a trovare le promozioni e i pronto consegna, che da una nostra veloce disamina posso partire anche da 31.900 €. Concludiamo però con una questione spinosa: i ricambi e l’assistenza. Forthing ha annunciato di aver allestito una rete di distribuzione di pezzi di ricambio originali in giro per l’Italia. Ovviamente, però, difficilmente potrà essere costante in tutto il Paese, per cui il nostro consiglio è di parlare con il concessionario e farsi segnalare prima dell’acquisto le officine disponibili nella propria zona e i tempi di consegna dei pezzi di ricambio.

FORTHING U-TOUR 2025: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 485 cm; larghezza 190 cm; altezza 172 cm; passo 290 cm
Carrozzeria: monovolume/crossover, cinque porte
Motori: benzina da 177 CV; bifuel GPL
Trazione: anteriore
Cambio: automatico a 7 rapporti (doppia frizione)
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 10,2’’
Velocità massima: 180 km/h
Allestimenti: configurazioni benzina o GPL, 5 o 7 posti, versione N1 autocarro
Numero di posti: 5 o 7 posti
Bagagliaio: da 234 a 2.032 litri
Consumi dichiarati: 7,5 litri/100 km (13,3 km/litro)
Sicurezza: cruise control adattivo, controllo corsia attivo, monitoraggio angolo cieco, frenata automatica d’emergenza, telecamera 360°
Prezzo: Da 33.900 €
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