#FORUMAutoMotive 2025 | Vanini (Federauto): “Non si può imporre l’auto elettrica ai consumatori” [INTERVISTA VIDEO]
Il vice presidente di Federauto ribadisce la necessità di assicurare la libertà di scelta
L’imposizione dell’auto elettrica non è la scelta giusta per far progredire la transizione ecologica. Ne è fermamente convinto Plino Vanini, vice presidente di Federauto, l’associazione italiana dei concessionari auto, come ha raccontato ai nostri microfoni in occasione dell’edizione del decennale di #FORUMAutoMotive che si sta svolgendo in questi giorni a Milano.
L’auto elettrica non può essere imposta
Sulla questione della transizione e della strada tracciata dall’Europa, Vanini spiega: “Per noi la neutralità tecnologica è stata sempre il nostro punto di partenza. Abbiamo costantemente portato avanti le nostre istanze presso tutto le istituzione, con il governo italiano che si è fatto promotore delle stesse istanze in Europa, rappresentando quello che noi ripetiamo da anni. Cioè, che non è possibile imporre l’acquisto dell’auto elettrica al consumatore, ma bisogna mettere il consumatore in condizione di poter scegliere”.
L’accelerazione sull’elettrico una scelta scellerata
Vanini sottolinea poi come l’Ue abbia fatto un passo più lungo della gamba: “Si è fatto un’accelerata scellerata che ha portato aziende e imprese al punto in cui siamo. La realtà è che il mercato dell’elettrico in Italia fa fatica a raggiungere il 5%, ed in Europa è un po’ più alto ma con la forte incidenza delle autoimmatricolazioni. Credo che l’elettrico ha un suo spazio, ma non può coprire il totale della scelta dei consumatori, perché non siamo pronti, perché non ci sono le infrastrutture necessarie e perché le tecnologie danno risposte ad alcune esigenze e non ad altre”.
No agli incentivi, si a rivedere la fiscalità dell’auto
Sulle proposte avanzate da Federauto per rilanciare il mercato automobilistico italiano, Vanini conferma la contrarietà agli incentivi: “Noi non siamo per gli incentivi perché non portano da nessuna parte. La prima cosa da fare è invece rivedere la fiscalità dell’auto, mettendo in condizioni aziende e imprese di poter far si che l’acquisto di auto nuove sia compatibile con le loro esigenze, quindi non orientata a favorire esclusivamente l’elettrico. In questo modo si andrebbe a creare un percorso virtuoso dove molte molte centinaia di migliaia di automobili tornerebbero sul mercato dell’usato, e quindi più vicine a quei consumatori che non sono in condizioni di avvicinarsi all’acquisto di un’auto nuova ma che sono comunque possessori di veicoli ante-Euro 4 che hanno la maggiore responsabilità delle emissioni inquinanti”.
Seguici qui