Germania: la VDA chiede lo stop alla vendita dei combustibili fossili dal 2045

L’associazione tedesca Vda, che rappresenta la filiera automobilistica tedesca, considera gli obiettivi dell’Unione Europea per la decarbonizzazione del parco auto circolante insufficienti e sollecita la Germania ad adottare misure più avanzate. In un documento ufficiale, l’associazione propone di vietare la vendita di combustibili fossili nelle stazioni di servizio a partire dal 2045, con l’obiettivo di tutelare il clima.

VDA chiede lo stop dal 2045 dei combustibili fossili

Questo rappresenterebbe il momento cruciale di una transizione scandita da vari obiettivi intermedi, con l’invito al governo a intensificare gli sforzi sulle energie rinnovabili e sugli e-fuel. L’obiettivo ultimo è quello di raggiungere un traffico stradale a impatto climatico zero entro il 2045.

Per raggiungere l’obiettivo, la VDA ritiene che la Germania debba allontanarsi dai piani dell’UE. Questi prevedono di raggiungere almeno il 29% di energia rinnovabile entro il 2030, con una riduzione del 14,5% delle emissioni di gas serra rispetto all’uso di combustibili fossili. I tedeschi, tuttavia, sono già convinti di poter superare tale target, puntando a una riduzione del 25%. La Vda ritiene però che sia necessario un ulteriore sforzo, fissando l’obiettivo al 35%.

“La politica deve intervenire introducendo incentivi per aumentare l’uso delle fonti energetiche rinnovabili e, di conseguenza, assicurare e promuovere gli investimenti nella decarbonizzazione”, ha dichiarato Hildegard Mueller, presidente della Vda. Il cambiamento auspicato dall’associazione include ulteriori traguardi intermedi, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 60% entro il 2035, del 90% entro il 2040 e di raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2045.