Germania pioniera nella regolamentazione della guida sotto l’effetto di cannabis

Cannabis e sicurezza stradale: la Germania stabilisce nuovi standard

Germania pioniera nella regolamentazione della guida sotto l’effetto di cannabis

La Germania apre la strada a una nuova era nella regolamentazione della guida e dell’uso di cannabis. In una mossa che ha fatto scalpore nel panorama europeo, il paese ha recentemente varato una normativa che consente ai conducenti di mettersi al volante anche dopo aver consumato marijuana, purché rispettino rigide condizioni.

Condizioni per la guida dopo il consumo di cannabis

Secondo le disposizioni appena entrate in vigore, i guidatori con almeno due anni di esperienza al volante o che abbiano superato i 21 anni d’età possono legalmente condurre un veicolo se il loro livello di tetraidrocannabinolo (THC) – il principale componente psicoattivo della cannabis – non supera i 3,5 nanogrammi per millilitro di siero. Questo valore corrisponde approssimativamente a 1,8-2 ng/ml nel sangue.

Sanzioni per chi infrange i limiti

Le autorità tedesche hanno previsto severe sanzioni per chi dovesse infrangere questi limiti: una multa di 500 euro e la sospensione della patente per un mese. Per verificare il rispetto di queste soglie, le forze dell’ordine effettueranno controlli mediante prelievi salivari e, se necessario, ematici.

Innovazione nella legislazione tedesca

Questa innovativa legislazione segna un punto di svolta rispetto al passato, quando il Codice della strada tedesco si limitava a regolamentare solo i livelli di alcol nel sangue. Ora, la normativa si estende anche alla cannabis, pur mantenendo un divieto assoluto per chi si mette alla guida sotto l’effetto combinato di marijuana e alcol. In questi casi, la sanzione pecuniaria raddoppia, arrivando a 1.000 euro.

Germania pioniera nella regolamentazione della guida sotto l’effetto di cannabis

Decisione basata su studi scientifici

La decisione di stabilire una soglia specifica per il THC è frutto del lavoro di una commissione di esperti, che ha ritenuto che tali livelli non compromettano significativamente la sicurezza stradale. Tuttavia, è doveroso sottolineare che non esistono ancora studi scientifici definitivi che escludano categoricamente ogni rischio legato alla guida dopo il consumo di cannabis.

Contrasto con la normativa italiana

In netto contrasto con l’approccio tedesco, l’Italia mantiene una linea più restrittiva. L’articolo 187 del Codice della strada italiano vieta categoricamente la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, incluse quelle considerate leggere. Le sanzioni, che comprendono una multa di 1.500 euro, scattano in seguito a una valutazione clinica del conducente, che tiene conto anche dei livelli di THC nel sangue.

Commenti degli esperti

Il professor Aldo Polettini, docente di Tossicologia forense all’Università di Verona, ha commentato positivamente la scelta tedesca di fissare un limite preciso per il THC, evidenziando come ciò fornisca un parametro oggettivo per regolamentare la guida sotto l’influenza della cannabis. Al contrario, l’assenza di una soglia definita in Italia genera incertezze nell’applicazione della legge.

Proposta di modifica in Italia

Nel frattempo, il Parlamento italiano sta discutendo una proposta di modifica all’articolo 187, che prevederebbe sanzioni basate sui controlli della Polizia stradale, anche in assenza di limiti stabiliti per la concentrazione di THC nel sangue. Questa iniziativa segnala un tentativo di allinearsi a un approccio più preciso e scientificamente fondato, seguendo l’esempio tedesco.

Dibattito sulla sicurezza e libertà individuali

Il dibattito in corso sottolinea la complessità di bilanciare le libertà individuali con la sicurezza pubblica, in un contesto di crescente accettazione sociale dell’uso ricreativo della cannabis. Mentre la Germania fa da apripista con la sua nuova normativa, altri paesi europei, Italia inclusa, si trovano a dover riconsiderare le proprie politiche in materia di guida e consumo di sostanze psicoattive.

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