Giorgia Meloni: “Con Green Deal approccio disastroso, stop a benzina e diesel una follia”
Meloni ha definito l'attuale situazione una “follia” che ha conseguenze pesanti sull'economia
In Italia, così come in una significativa parte della Germania, della Francia e in molti altri Stati membri, il Green Deal sta suscitando dubbi e preoccupazioni. La spinta verso la transizione alle auto elettriche entro il 2035 sta generando forti preoccupazioni tra case automobilistiche, sindacati, manager e lavoratori. Un numero crescente di persone, tra cui molti che prima non si erano mostrati critici, inizia a rendersi conto di ciò che Giorgia Meloni definisce un “approccio ideologico” nei confronti dell’ambiente, un approccio che ha portato a conseguenze disastrose.
Giorgia Meloni ha definito il Green Deal un approccio ideologico con conseguenze disastrose
Giorgia Meloni ha sottolineato come, per anni, il centrodestra italiano abbia sollevato preoccupazioni sulle potenziali conseguenze delle decisioni derivanti dal Green Deal, una posizione che in passato era considerata marginale, soprattutto nei media e all’Europarlamento. Oggi, però, queste preoccupazioni sono diventate una “idea comune”, dimostrando che il dibattito si è evoluto e che sempre più persone condividono questi timori.
“Non è affatto corretto affermare che l’unica via per proteggere la natura sia quella tracciata da una ristretta minoranza con visioni ideologiche”, ha dichiarato Giorgia Meloni. “Anche i sostenitori più estremisti di questo approccio hanno riconosciuto che non ha senso compromettere migliaia di posti di lavoro, disfare interi settori industriali e creare nuove dipendenze strategiche per perseguire obiettivi irrealizzabili.”
“Cercare di decarbonizzare al costo della deindustrializzazione è un atto di autolesionismo. Non c’è nulla di ecologico nel deserto. L’abbandono del motore a combustione entro il 2035 è uno degli esempi più lampanti di questa strategia errata. Si è optato per una transizione forzata verso una sola tecnologia, quella elettrica, di cui, tuttavia, non possediamo le materie prime né controlliamo le catene di approvvigionamento, e i cui costi sono inaccessibili per molti dei nostri cittadini.” Meloni definisce questa situazione una “follia” che ha conseguenze pesanti sulle nostre economie in termini di ricchezza, capacità produttiva e competitività.
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