Inghilterra: stop al fumo in auto in presenza di minori

Presto una legge anche in Italia

Stop al fumo passivo in presenza di minori di 18 anni. Dopo il Galles, anche l'Inghilterra ha finalmente portato la legge anti fumo all'interno delle automobili, a meno che non si tratti di vetture scoperte. In Italia il ministero è già al lavoro sul decreto per implementare la "stretta sul fumo"
Inghilterra: stop al fumo in auto in presenza di minori

Entrerà in vigore dal primo ottobre in Inghilterra la legge che vieta il fumo in macchina in presenza di minori. Una legge che ha trovato ampio consenso nella maggioranza del parlamento inglese, e che si rifà a una già in vigore in Galles, mentre anche la Scozia ci sta facendo un pensierino.

Vietato dunque, se vi trovate in terra anglosassone e a meno che non siate alla guida di una decappottabile, accendervi una sigaretta se con voi viaggiano persone che hanno meno di 18 anni. La multa prevista per chi non osserverà il divieto si aggira intorno alle 50 sterline (circa 67 euro).

Dopo i luoghi pubblici e gli uffici – dove il divieto è entrato in vigore nel luglio 2007 – ora anche l’automobile entra nella sfera dei luoghi in cui non sarà più, in parte, consentito fumare. L’Inghilterra si aggiunge così alla California e a parte del Canada e dell’Australia, dove è già presente il divieto.

Jane Ellison, ministro della Salute inglese, ha spiegato: “Tre milioni di bambini sono esposti al fumo passivo nelle auto, il che mette a rischio la loro salute. Sappiamo che molti di loro sono imbarazzati o spaventati a chiedere agli adulti di smettere di fumare, e questo è il motivo per cui le norme sono un passo importante nel proteggere i bambini dai danni del fumo passivo“.

A supporto della legge anti fumo si erano schierati nel 2014 oltre 700 esperti, scatenando un vivace dibattito non solo tra le associazioni pro – che ritengono questa legge un’esagerazione – e contro fumo, ma anche nelle file della politica, relativamente alla liberalità della stessa. Secondo la British Lung Foundation, impegnata contro le malattie polmonari, si è raggiunto un importante traguardo e l’associazione vorrebbe altresì che si giungesse a una legislazione adeguata anche sui pacchetti di tutti i prodotti in cui è presente il tabacco.

Gli spazi piccoli come l’automobile sono, secondo gli esperti, luoghi in cui i danni causati dal fumo aumentano sensibilmente. Gli adulti spesso non si rendono conto degli effetti non solo del fumo passivo, ma anche di quello che rimane imprigionato nelle pareti, nei tessuti ecc. Cambiare l’aria non è dunque sufficiente. Inoltre, la concentrazione di tossine all’interno dell’abitacolo è fino a 11 volte superiore rispetto ai locali pubblici – quando ancora si poteva fumare al loro interno.

Secondo Fresh, un programma regionale inglese che dal 2005 è impegnato nella lotta al fumo, ogni anno 13mila bambini finiscono in ospedale o sotto cure mediche a causa del fumo passivo, e questo nel solo nord est dell’Inghilterra. Tra le migliaia di sostanze chimiche dannose presenti in una sigaretta troviamo arsenico, formaldeide e catrame – tutte altamente cancerogene – e il rischio di malattie respiratorie croniche, così come le infezioni polmonari, le patologie cardiovascolari, il cancro al polmone e persino la morte in culla, è fortemente legato al fumo passivo.

E dopo l’Inghilterra, toccherà anche all’Italia? Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ha annunciato a inizio anno la “stretta sul fumo”, rivolta sopratutto in direzione di bambini e giovani, tra i soggetti più a rischio. Anche da noi sarà presto vietato fumare in macchina in presenza di minori. Il ministero è al lavoro sul decreto, “essendo ormai acclarati – come afferma in una nota il dicastero – i danni da fumo passivo soprattutto tra i giovanissimi“.

“La lotta contro il fumo – ricorda ancora la nota – è una priorità dell’Italia e dell’Europa. Il fumo è infatti ancora oggi la prima causa di morte. In Italia muoiono per patologie fumo-correlate circa 70.000 persone l’anno e si registra la tendenza all’abbassamento dell’età in cui i giovani consumano la prima sigaretta che è intorno agli 11 anni”.

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