Italiani pigri e con poca voglia di muoversi: a lavoro o a scuola in automobile
Abitudine che coinvolge bambini e adulti
Anche per fare brevi distanze la maggior parte degli italiani, grandi e piccoli, si sposta in auto. L’Italia, insieme a Irlanda, Portogallo e San Marino, è tra i Paesi meno attivi. Una pigrizia diffusa, senza distinzione di genere o età che coinvolge anche i più giovani, come emerge dai dati raccolti da Okkio alla Salute e Passi: solo il 27% degli studenti si muove a piedi o in bicicletta.
Per quel che riguarda i bambini, fermo restando che non viene specificata se la scelta dipenda dalla propria volontà o da quella dei genitori, soltanto poco più di uno studente su quattro si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Il 62% viene accompagnato abitualmente dai propri genitori in macchina, mentre la percentuale restante utilizza lo scuolabus.
L’Italia, come riportato dall’indagine, è uno dei Paesi con il più alto tasso di impiego delle automobili nel tragitto che porta da casa a scuola. Dalla ricerca emerge che la percentuale più alta di bambini che vanno a scuola in bici o a piedi si rileva al Nord, con il 30%, seguono il Sud (25%) e il Centro (24%). La regione con i bambini più pigri è il Molise: 15,5% coloro che vanno a scuola senza l’ausilio di mezzi di trasporto. La percentuale più alta (60,7%) è quella registrata nella provincia autonoma di Bolzano. Seguono la Liguria (37%) e la Lombardia (31,8%).
Questa mancata contromisura per combattere la sedentarietà dei bambini deriva inevitabilmente dai genitori, di cui i piccoli seguono abitudini ed esempi. Tra gli adulti (età compresa tra 18 e 69 anni) solo l’11% utilizza la bicicletta per gli spostamenti abituali o per recarsi sul posto di lavoro. Coloro che preferiscono muoversi a piedi sono il 40%, con una media di 38 minuti al giorno di camminata. Il restante 49% usa l’auto per i suoi spostamenti quotidiani.
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